Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«Lo spettacolo riparte» A Verona giovani attori e il mito Shakespear­e

Il Teatro Stabile del Veneto e gli eventi dal vivo

- Marianna Peluso

Il 15 giugno 2020 sarà una data da ricordare, perché i teatri, dopo mesi di silenzio, torneranno ad alzare il sipario. Un evento che non può passare inosservat­o, per questo lunedì sera, a Verona, Padova, Venezia e Treviso andrà in scena l’iniziativa corale «Il teatro riparte», organizzat­a dal Teatro Stabile del Veneto con le quattro amministra­zioni comunali.

«Per la prima volta, quattro grandi città della regione si mettono insieme, ragionano insieme e aprono i teatri insieme – dice Giampiero

Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto -. Perché senza teatro, le città non esistono».

A partire dalle 18.30 si alterneran­no momenti di musica e spettacolo a ingresso gratuito (ma con obbligo di prenotazio­ne), che si declineran­no in ogni piazza in modo diverso.

A Verona «Lo spettacolo riparte dai giovani», questo il titolo della manifestaz­ione promossa dal Comune, perché saranno gli artisti under 25 a dare il via alla ripresa degli spettacoli in città. «La cultura è un elemento fortissimo di ripresa – aggiunge Cristiano Corazzieri, assessore al territorio e alla cultura della Regione Veneto – a maggior ragione se ai nastri di partenza ci sono i giovani, che sono i soggetti a cui dobbiamo rivolgerci per trovare un nuovo legame col pubblico».

Nella città scaligera i riflettori saranno puntati sul Chiostro di Sant’Eufemia, dove alle 18.30 in punto andrà in scena una selezione di cinque «Sonetti» di Shakespear­e, recitati dagli attori in erba della Scuola Teatrale d’Eccellenza (che fa parte del Modello Teseo Veneto, acronimo di Teatro Scuola e Occupazion­e, frutto di un accordo tra Regione Veneto, Teatro Stabile del Veneto e Accadepoi mia Teatrale Veneta), seguiti a ruota dal coro di voci bianche e dal coro giovanile di Alive (Accademia Lirica Verona). A dirigerli sarà il maestro Paolo Facincani, con Claudio Sebastio al pianoforte e Fabio Cobelli alla batteria. L’«Inno di Mameli» svetterà in cima alla scaletta, per

proseguire con un repertorio di canzoni che spazierà dalla tradizione veronese, come «La bicicleta» o il celebre «Voria cantar Verona» in ricordo del poeta Berto Barbarani, a brani di musica moderna, rythm and blues, melodica italiana, pop contempora­neo e musical. Dopo il concerto, toccherà alla prosa: Anna Pasqualini, Annamaria D’Onghia e Nicolò Bruno, allievi della Scuola di Teatro di Alive (diretta dalle docenti Silvia Masotti e Camilla Zorzi), reciterann­o un dialogo e un monologo tratti da «Re Lear» e «Il Mercante di Venezia» di Shakespear­e.

A Padova, alle 18.30 lunedì, l’attore Fabio Sartor e il primo violoncell­o dell’Orchestra di Padova e del Veneto metteranno in scena «Teatro e musica» nel cortile di Palazzo Moroni, mentre a Venezia teatro in Campo San Polo, dove i comici Carlo e Giorgio daranno vita alla commedia «Sotto la maschera», introdotti dalla Big Vocal Orchestra e dai Vocal Skyline. A Treviso in Piazza dei Signori alle 19, il primo concerto dal vivo post-lockdown, «La musica non si ferma» con Red Canzian. «Anche l’Estate Teatrale Veronese, a luglio, ospiterà tre coproduzio­ni del Teatro Stabile del Veneto al Teatro Romano – precisa Carlo Mangolini, direttore artistico dell’Estate Teatrale Veronese per il Comune di Verona - . Ci saranno “Poetry Death Match”, “Romeo e Giulietta” di Babilonia Teatri con Ugo Pagliai e Paola Gassman e la “Stand Up Shakespear­e” di Paolo Rossi».

Giampiero Beltotto Per la prima volta quattro città procedono unite e aprono insieme i palcosceni­ci

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