Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Deridono la polizia poi si fingono perseguitati
PESCHIERA DEL GARDA «Polizia daaai daaai…» e le smorfie di irrisione rivolte agli agenti della polizia ferroviaria che presidiavano domenica la stazione di Peschiera del Garda. Solo un episodio di una lunga serie di provocazioni, tutte riprese con il cellulare e poi postate su Instagram, sfociate in un arresto di cui vantarsi sui social. Nei video l’aggressione a due agenti della polizia ferroviaria, che ha avuto, come conseguenza, una ferita a una spalla con otto giorni di prognosi. Protagonisti un gruppo di ragazzi, tra i 19 e i 20 anni, provenienti dalla provincia di Brescia, anche se solo uno di loro è stato identificato con tanto di nome e cognome.I filmati proseguono con il fermo di uno di loro, avvenuto nel sottopasso ferroviario: c’è una fuga generalizzata, un momento concitato in cui uno dei due agenti, quello che si ferirà, viene travolto, cade dalla rampa delle scale e va a sbattere contro la parete. Dopo il blocco di uno dei ragazzi, per reazione, uno dei membri del gruppo si avventa contro loro, spingendolo nuovamente contro il muro: riuscirà a fuggire. I video, postati su due diversi profili, proseguono con una diretta dalla caserma della Polfer, in cui l’arrestato denuncia di essere stato preso di mira per razzismo. Questa, naturalmente, è solo una delle versioni, registrata, peraltro, dal gruppo di ventenni. Fonti della polizia parlano di «ripetute ingiurie rivolte al personale in divisa». Tanto che, a un certo punto, si è reso necessario anche l’intervento dei carabinieri: ma era troppo tardi, il grosso del gruppo era riuscito a disperdersi. Qualche ora dopo l’arrestato è stato rimesso in libertà: se l’è cavata con una denuncia a piede libero per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.