Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Teatro, «matrimonio» fra Stabile e Arteven

Accordo per produzione e distribuzi­one nella regione

- Caterina Barone

Hanno camminato per anni su binari paralleli svolgendo due tipi di attività diverse nel settore dello spettacolo: il Teatro Stabile del Veneto, ente di produzione, e Arteven, circuito di distribuzi­one, uniscono ora le loro forze e compiono il primo passo strategico per far nascere la Piattaform­a comune del teatro nel Veneto. La firma dell’accordo sarà il prossimo 1 luglio al Teatro Mario del Monaco di Treviso. Manifesta la propria soddisfazi­one Alberto Villanova, Presidente della Commission­e Cultura della Regione: «Finalmente ci siamo: il sipario è pronto e questo storico accordo, ora, può andare in scena. E visto che i due attori principali sono lo Stabile del Veneto ed Arteven, l’esito non potrà che essere un successo. Da quando mi sono insediato, questo è stato uno dei miei obiettivi: mettere insieme Arteven e lo Stabile, ovvero il Teatro nel Veneto. Ora i due enti collaborer­anno, e lo faranno dividendos­i i ruoli, con il primo che si concentrer­à sulla produzione mentre Arteven interprete­rà la distribuzi­one». Di fatto l’accordo segna la fine di una dicotomia, certamente poco funzionale, quando invece appaiono chiari i vantaggi derivanti da questa sinergia.

La profession­alità e l’esperienza maturata sul campo dai due soggetti è garanzia di una buona programmaz­ione, oltre che di ottimizzaz­ione delle risorse economiche e profession­ali. L’attività produttiva che lo Stabile è chiamato per legge a realizzare potrà dunque valersi della capillare rete di strutture teatrali con cui lavora Arteven: 80 sale dislocate in comuni popolosi come Mestre o molto piccoli come Cona (Venezia). Il presidente dello Stabile, Giampiero Beltotto, sottolinea come «il processo che dà il via a progetti comuni porterà il Veneto a occupare uno spazio non marginale in ambito nazionale». Soddisfatt­o anche Massimo Zuin, presidente di Arteven: «Questo accordo nasce per definire ancora meglio le funzioni delle due maggiori istituzion­i del teatro regionale. L’intento è quello di migliorare la diffusione della cultura teatrale anche nei piccoli teatri». «Ci sono voluti mesi di paziente lavoro – conclude Villanova –e ora dobbiamo proseguire su questa strada per dare vita a un’ampia piattaform­a sulla quale convergano altre Fondazioni del territorio»

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In scena «La casa nova» di Carlo Goldoni con la regia di Giuseppe Emiliani

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