Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Voleva ricattare la banca dell’ex, imprenditore condannato
Due anni di reclusione e mille euro di risarcimento per aver minacciato il direttore di una banca. È terminato con una sentenza di condanna il processo all’imprenditore Sandro Reolon, 57enne di Sedico, difeso dall’avvocato Gianluca Nicolai e imputato di tentata estorsione nei confronti della filiale Unicredit di Feltre che si è costituita parte civile con l’avvocato Massimiliano Iovino. I fatti risalgono al 2 agosto di tre anni fa, quando l’uomo entrò nella banca e irruppe nell’ufficio del direttore sbattendo sulla sua scrivania una valigetta con i documenti di lavoro della sua ex che lavorava nella rete commerciale «myAgents» di Unicredit. «O la convincete a ritirare le denunce – avrebbe minacciato Reolon – o non vi consegno i documenti». La sua ex fidanzata, infatti, l’aveva denunciato alle Forze dell’ordine perché dopo la rottura della loro relazione, lui aveva cominciato a perseguitarla, pedinarla e opprimerla. Così un giorno era riuscito a sottrarle la valigetta di lavoro con all’interno contratti di cessione del quinto dello stipendio con dati sensibili di tutti in contraenti e si era diretto verso la banca. La tentata estorsione è stata analizzata a lungo durante il dibattimento e, alla fine, il pubblico ministero Gianluca Tricoli ha chiesto la condanna a tre anni e tre mesi di reclusione. (d.p.)