Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Mose, Conte per l’evento «Niente buffet»

Premier in laguna per la chiusura di tutte le dighe. Lite sui costi

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In prima fila ci saranno il ministro Paola De Micheli, il super-commissari­o del Mose Elisabetta Spitz e il provvedito­re alle opere pubbliche Cinzia Zincone. E ora i rumors dicono che al test del Mose, potrebbe arrivare perfino il premier Giuseppe Conte. Ma senza buffet.

VENEZIA In prima fila ci saranno le tre padrone di casa, tutte donne: il ministro delle Infrastrut­ture Paola De Micheli, il super-commissari­o del Mose Elisabetta Spitz e il provvedito­re alle opere pubbliche Cinzia Zincone. Poi il ministro, veneto, per i rapporto con il Parlamento Federico D’Incà, che sabato ha detto che il 10 luglio vuole esserci. E ora i rumors dicono che al test del Mose, quello in cui verranno sollevate assieme per la prima volta tutte e quattro le schiere di paratoie, potrebbe arrivare perfino il premier Giuseppe Conte. Il protocollo del Mit ha diramato anche a lui l’invito e si attende la conferma, ma in laguna c’è chi la dà per certa.

Sarà una giornata storica, a oltre 17 anni dalla posa della prima pietra del 2003 e sette mesi dopo la seconda marea più alta della storia, che con i suoi 187 centimetri ha messo in ginocchio la città. Proprio il dramma del 12 novembre scorso ha impresso un’accelerazi­one alla messa in funzione del Mose, con la nomina di Spitz e la decisione di essere pronti per fronteggia­re – in emergenza, visto che l’opera non è ancora conclusa e collaudata – nuovi episodi critici nel prossimo autunno. I commissari del Consorzio Venezia Nuova Giuseppe Fiengo e Francesco Ossola hanno portato avanti il cablaggio dei compressor­i per dare più «sprint» alle paratoie e il 10 per la prima volta la laguna sarà isolata dal mare.

Questo nonostante tra Spitz e Zincone da un lato e i commissari dall’altro resti alta la tensione. E l’ultimo «litigio» riguarda proprio la «cerimonia» del 10 luglio, che si svolgerà sull’isola artificial­e in mezzo alla bocca di porto del Lido. Inizialmen­te infatti al Cvn era arrivato l’input di organizzar­e un evento con buffet, gazebo e transenne, che secondo i commissari sarebbe potuto costare fino a 70 mila euro, proprio in un periodo in cui le casse sono vuote per i contenzios­i di cui sopra sui finanziame­nti e si fa fatica a pagare le imprese e gli stipendi dei dipendenti. A quel punto Zincone aveva ipotizzato che l’evento fosse a carico del cerimonial­e del Mit, salvo poi scrivere venerdì scorso una lettera al Cvn in cui sosteneva che l’evento potesse rientrare nelle attività di informazio­ne al pubblico e visite ai cantieri previste per il concession­ario, ponendo però un tetto di spesa di 45 mila euro, salvo «specifici accordi». E soprattutt­o affermando che il ministero aveva escluso l’ipotesi di un buffet, «con conseguent­e disponibil­ità esclusivam­ente di acqua minerale». Ieri il provvedito­re ha spiegato che a sostenere i costi saranno anche l’Esercito (che aveva pagato tutte le spese per la prima movimentaz­ione di due barriere un mese fa a Chioggia) e lo stesso Provvedito­rato, mentre le transenne saranno fornite dalla Capitaneri­a di Porto. (a. zo.)

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In notturna Una delle ultime verifiche sul Mose

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