Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Polo Amazon» a Casale L’Ascom: benefici incerti e poca trasparenza
TREVISO È arrivata nell’ultimo giorno utile, ma è ricca di elementi degni di grande attenzione, la relazione con le osservazioni prodotta da Ascom – Confcommercio di Treviso relativamente al Piano urbanistico attuativo di Casale sul Sile, noto come «Parco tematico», adottato dalla giunta comunale il 30 aprile, e che prevede un intervento monstre su 500 mila metri quadrati a ridosso dei confini comunali con Quarto d’Altino e Mogliano.
L’operazione, oggetto di un acceso dibattito fra la popolazione, riguarda la creazione di un grande polo produttivo da parte di un soggetto privato che, operativo in altre parti d’Italia, ha poi trasferito parte dei volumi realizzati anche alla multinazionale dell’e-commerce Amazon. In otto pagine firmate dal presidente provinciale di Confcommercio, Federico Capraro, si elencano cinque capitoli che raccolgono altrettanti cluster di criticità fra cui la carenza istruttoria, la mancanza di trasparenza e di partecipazione (l’ultima versione dei piano non è pubblicata sul sito comunale), le fragilità ambientali e viabilistiche (falde di superficie poco profonde, moltiplicazione del carico di movimento mezzi sulla rete viaria di Casale e dei comuni confinanti) e, infine, una grande incertezza sui benefici socioeconomici.
«Sulla base di quali accordi territoriali – si chiede Confcommercio - l’amministrazione di Casale sul Sile è in grado di sostenere che il nuovo insediamento creerebbe dai 1.200 ai 1.500 posti di lavoro per i giovani del territorio, quando la stessa non conosce né il definitivo utilizzo dell’insediamento nè i soggetti che vi opereranno?».
Per quanto ne sappiamo, rileva Riccardo Zanchetta, fiduciario Ascom di Casale, «il nome di Amazon è arrivato solo da indiscrezioni giornalistiche. Per quanto ne sappiamo lì potrebbe sorgere pure una fonderia». E, del resto, si legge ancora nelle osservazioni, gli stessi proponenti «hanno quantificato il numero di nuovi addetti in termini assai inferiori, da 620 a 700 a seconda degli studi proposti».