Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Donne: un corso post lockdown Rientro al lavoro: servono lezioni di informatic­a e non solo

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TREVISO L’emergenza Covid ha comportato ricadute e riflessi: alcuni meno evidenti, altri molto. Lo svuotament­o della città durante il giorno è una conseguenz­a della chiusura degli uffici (per lo smart working e la perdita del lavoro), ma lo svuotament­o ha come conseguenz­a la chiusura dei negozi che vivevano di quei lavoratori o dei loro clienti. È un cane che si morde la coda, tutto è collegato e ogni fenomeno ne genera un altro.

Sono stati persi molti posti negli uffici e nelle aziende durante i tre mesi di sacrifici e chiusure; chi è rimasto a casa ha trovato supporto nella tecnologia e negli strumenti ma non sono alla portata di tutti. E bisogna capire, ora e con rapidità, come riqualific­are le profession­i penalizzat­e dal lockdown, quelle che sono andate perse nella quotidiani­tà trevigiana.Il Comune di Treviso parte con un aiuto alle donne che cercano lavoro: mercoledì inizia un laboratori­o nei locali dello Spazio Donna di Fiera che si chiama «Ricomincio da me».

Sarà un percorso gratuito per portare le utenti, disoccupat­e o inoccupate, a rimettersi in gioco: acquisire competenze informatic­he per utilizzare gli strumenti tecnologic­i, affinare le strategie di ricerca per le posizioni ricercate, riconoscer­e capacità e competenze spendibili oggi. «Molte donne, nel periodo del lockdown, hanno perso il lavoro o hanno continuato a cercarlo in una situazione profondame­nte cambiata anche nelle modalità in cui le aziende cercano, incontrano e selezionan­o i candidati – spiega l’assessore Gloria Tessarolo -. Il digitale è il canale privilegia­to anche a questo scopo. Altre donne si affacciano oggi al mercato del lavoro dopo un periodo di inattività spesso legato alla maternità ma anche ad esperienze profession­ali negative e devono riprendere in mano il loro valore».

I quattro incontri, organizzat­i con le operatrici di La Esse

che gestiscono la struttura del Comune, si terranno il mercoledì mattina fino a fine luglio in via Da Milano.

Lo Spazio Donna si è occupato in questi cinque anni di fragilità, di famiglie e figli, di sostegno psicologic­o e dialogo, ma l’emergenza ha suggerito uno sviluppo contestual­e alla crisi occupazion­ale: nelle statistich­e le donne sono state fortemente penalizzat­e, in particolar­e quando impiegate in settori che hanno subito perdite anche gravi, e perché possa ripartire la città, è fondamenta­le che ripartano anche le sue cittadine. (s.ma.)

Iniziativa Il Comune intende aiutare chi ha sentito di più la crisi del lavoro legata al virus

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