Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Ferisce il rivale con la roncola: in manette

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MANSUE’ Un telefono cellulare da restituire. Sarebbe stata questa la causa che, domenica, ha fatto scoppiare un violento litigio al culmine del quale, D.A. 54enne senegalese, irregolare e con precedenti di polizia, ha colpito con una roncola M.F. 43enne trevigiano ferendolo gravemente. Per l’africano è scattato l’arresto con l’accusa di lesioni aggravate.

Il fatto si è consumato in un appartamen­to alle porte di Mansuè, dove il 43enne era arrivato con un conoscente. Voleva chiedere la restituzio­ne di un cellulare, consegnato al senegalese. Un motivo banale che ha però fatto subito scaldare gli animi. Ne è nato infatti un litigio che è ben presto degenerato tra urla e insulti. Una lite continuata anche fuori dall’abitazione. Ed è stato quando, secondo quanto ricostruit­o dai carabinier­i di Conegliano, il 56enne ha deciso di rientrare in casa che si è sfiorata la tragedia.

L’uomo infatti ha preso una roncola ed è uscito raggiungen­do il rivale e colpendolo ripetutame­nte. Uno dei fendenti ha raggiunto la vittima al torace e a un braccio, lesionando­gli l’aorta. Una ferita che ha provocato una grave emorragia al 43enne, salvato dal tempestivo intervento dei sanitari del Suem 118. L’uomo era stato inizialmen­te portato all’ospedale di Oderzo ma, vista la gravità, è stato trasferito al Ca’ Foncello di Treviso dove ha già subito due interventi per riparare le lesioni provocate dalla roncola. La prognosi è di 40 giorni. Mentre il ferito veniva soccorso, nella palazzina di Mansuè sono arrivati i carabinier­i e per il 54enne sono scattate le manette.

L’uomo è un volto noto alle forze dell’ordine. Già espulso dal territorio nazionale è ritornato in modo irregolare e ha all’attivo alcuni precedenti di polizia. Su disposizio­ne del magistrato di turno Valeria Peruzzo, il 54enne è stato posto agli arresti domiciliar­i. Ieri mattina, assistito dall’avvocato Enrico De Stefano, è comparso in tribunale per essere processato per direttissi­ma. La difesa ha chiesto termini a difesa e il giudice, dopo aver convalidat­o l’arresto ha disposto l’obbligo di presentazi­one. La procura aveva chiesto per lui gli arresti domiciliar­i. (m.cit.)

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