Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Il ciclista caduto sabato sul Grappa sempre grave: mantenuto in coma
Zoldo, oggi addio a Mazzorana. Giovane centauro, attesa autopsia
BELLUNO Rimangono gravi le condizioni del ciclista padovano che sabato è caduto con la bici mentre scendeva dal Monte Grappa. Daniele Zandonà, 46enne residente a Sant’Angelo di Piove di Sacco, si trovava lungo la Provinciale 148 «Cadorna» a Fonzaso. In prossimità di un tornante non è riuscito a frenare ed è finito con la bici nel prato, venti metri oltre la strada. Cadendo, ha sbattuto in modo violento la testa procurandosi un’emorragia cerebrale dichiarata subito molto grave.
Recuperato con un verricello è stato trasportato agli ospedali prima a Treviso e poi a Mestre. Dopo un intervento delicato, i medici sono riusciti a stabilizzarlo, ma lo terranno in stato di coma indotto ancora per circa 24-48 ore. Ora è ricoverato in Rianimazione, ma nei prossimi giorni potrebbe essere spostato all’ospedale di Padova per avvicinarlo alla famiglia.
Intanto alle 15 di oggi, nella chiesa di Pieve di Zoldo, sarà celebrato il funerale di Maurizio Mazzorana. Una settimana fa, insieme a due amici, si era recato sul Monte Tavernazzo a Sovramonte. Ma, durante la salita, è scivolato in un dirupo morendo per le gravi ferite riportate. Mazzorana aveva 68 anni ed era sposato con Milly Fontanella, molto conosciuta a Val di Zoldo perché ex insegnante della scuola media locale.
Non è ancora stato fissato, invece, il funerale di Rab La Lammari. Il 29enne marocchino residente a Ponte nelle Alpi è morto sabato pomeriggio mentre stava tornando a casa a bordo della sua «Ducati monster». L’incidente è avvenuto sulla Regionale 251 in provincia di Pordenone, a Barcis.
Per cause in corso di accertamento, Lammari è finito contro il guard-rail e si è poi schiantato contro un’auto che proveniva dalla direzione opposta. La Procura di Pordenone ha disposto l’autopsia ed è in attesa dei risultati
Tanti incidenti domenica scorsa, ma nessuno grave. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha raggiunto il Piccolo Lagazuoi per un alpinista trevigiano di 59 anni scivolato in parete e l’ha trasportato all’ospedale di Cortina con una probabile distorsione al ginocchio. I soccorsi sono poi volati al Rifugio «Coldai» per un 61enne di Rovigo con uno strappo muscolare e una 48enne di Pordenone che aveva accusato un malore.