Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Morte in gita, studentessa trevigiana scivola sulle rocce
Predappio, vittima una trevigiana di 22 anni
TREVISO Una 21enne trevigiana è morta lunedì pomeriggio cadendo durante un tuffo nella piscina naturale della Grotta Urlante, attrazione di Premilcuore, quaranta chilometri da Forlì.
PREDAPPIO (FORLÌ-CESENA) Luana aveva una luce speciale, la stessa che rifletteva nelle acque limpide della piscina naturale della Grotta Urlante. Una meraviglia scavata dal fiume Rebbi nella roccia a Premilcuore, meno di 800 abitanti sull’Appennino romagnolo a 40 chilometri da Forlì. Luana Fiorio, 21enne trevigiana di nascita ma da tempo residente in Germania con la madre, insieme ad altri quattro studenti italiani conosciuti a Bologna dove da settembre era iscritta al progetto Erasmus, aveva organizzato la gita lunedì scorso. Non conoscevano il posto, e secondo quanto ricostruito dai carabinieri attraverso le testimonianze di chi ha assistito alla sua caduta fatale, hanno sottovalutato i pericoli di quelle pietre.
Uno degli amici si era lanciato dopo aver camminato sul costone stretto, ripido e scivoloso che porta alla roccia dalla quale a quasi 13 metri d’altezza tanti si tuffano nella piscina e nelle sue acque profonde 10 metri, non di rado teatro di infortuni. Lei voleva provarci, erano quasi le 4 del pomeriggio di lunedì. Ha perso l’equilibrio, è scivolata per un lungo volo dal punto più alto sui massi sotto al costone, nell’unica parte in cui l’acqua non arriva. Un piccolo riquadro di roccia dove ha battuto la testa ferendosi a morte. A nulla è servita la corsa verso l’ospedale di Cesena, il decesso un paio d’ore dopo il ricovero. Il pm della procura di Forlì, Laura Brunelli, ha messo a disposizione della famiglia la salma, sulla dinamica accidentale infatti gli investigatori non hanno dubbi dopo le testimonianze raccolte dai carabinieri di Premilcuore, Predappio e dal nucleo radiomobile di Meldola che ha svolto i rilievi e sentito altre persone fuori dalla comitiva per ricostruire l’incidente.
Sul posto sono arrivati anche gli uomini del soccorso alpino, ma non c’è stato bisogno del loro intervento perché il punto in cui è caduta la giovane era raggiungibile senza manovre particolari anche dal personale medico. Lì peraltro non potevano andare: «Ci sono cartelli di divieto di balneazione e accesso. Quella parte è proprietà privata». dice Ursula Valmori, sindaco di Premilcuore, esprimendo cordoglio per la tragedia. Una vera tragedia.
Oggi sarebbero stati 22 anni, passati fra Treviso e poi Bielefeld, dove aveva seguito la madre tedesca dopo la separazione dei genitori e frequentava l’università. Il padre veneto, una terra dove Luana aveva tanti amici. A Bologna era arrivata a settembre, viveva nella casa dello studente dividendo l’appartamento con alcuni colleghi: sociologia era la sua vita e la sua grande passione, dicono che fosse una vera promessa nel campo. Una ragazza splendida nel suo metro e settantaquattro, apprezzata da quelle amicizie nate spontanee e con facilità. La conoscevano bene gli altri ragazzi, ma ancora non avevano riferimenti dei suoi, rintracciare i genitori non è stato semplice. È stato necessario contattare l’ambasciata tedesca a Roma per mettersi in contatto con la polizia di Bielefeld che all’alba di ieri ha dato la notizia alla madre.
L’Erasmus a Bologna La ragazza viveva da tempo in Germania Da settembre era in Erasmus a Bologna