Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Rogo fatale: i periti tornano nella villetta di Paese Si cercano sostanze acceleranti che possano provare la natura dolosa della tragedia
PAESE Il perito della procura Giampietro Zucchetta e i consulenti di parte sono tornati ieri nella villetta di via Feltrina a Paese, teatro del rogo nel quale sono morte carbonizzate Franca Fava e Fiorella Sandre. Hanno effettuato vari campionamenti e prelievi a caccia di sostanze acceleranti che possano provare la natura dolosa della tragedia. Concentrandosi in particolare su quei materiali che sono stati solo in parte danneggiati dal fuoco. I campioni saranno ora sottoposti ad analisi di laboratorio e i risultati non saranno pronti prima di una ventina di giorni.
Si tratta di un nuovo sopralluogo, dopo quello effettuato insieme ai carabinieri dei Ris di Parma il 22 giugno scorso. In quell’occasione i tecnici del reparto scientifico dell’Arma avevano cercato eventuali tracce biologiche. Ora l’attenzione è puntata sulla presenza di sostanze acceleranti che possano aver provocato lo sviluppo rapido e violento dell’incendio costato la vita alla 67enne e all’amica 74enne. Il sostituto procuratore Anna Andreatta sul rogo mortale ha aperto un’indagine per omicidio e incendio colposi a carico di Sergio Miglioranza, l’unico sopravvissuto.
Ogni pista è aperta, sia quella di un rogo accidentale che, secondo quanto ha riferito agli inquirenti durante l’interrogatorio il 69enne, potrebbe essere partito da un fornelletto utilizzato poco prima per preparare il cibo ai cani, e sistemato all’esterno dell’abitazione. Non si esclude però, che l’incendio possa essere stato appiccato. Resta ora da capire da chi e perché.
Per questo i Ris hanno cercato la presenza di tracce biologiche. Miglioranza, difeso dagli avvocati Rossella Martin e Silvio Piccoli ha riferito di non avere nemici e di non riuscire a pensare che qualcuno possa aver compiuto un simile gesto.