Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«Bim Gsp» risanato in 7 anni Dopo Vignato c’è un Cda a tre

Servizio idrico, lascia l’amministra­tore unico dopo le frizioni con alcuni sindaci

- Moreno Gioli

BELLUNO Dopo sette anni e un duro lavoro per risanare l’azienda sull’orlo del fallimento, si chiude l’era di Giuseppe Vignato a «Bim Gsp». Al suo posto al vertice della società idrica arriva un Cda (consiglio di amministra­zione) da tre persone: Attilio Sommavilla (commercial­ista, ex consiglier­e e assessore comunale di area centrosini­stra); Lara Stefani, già a «Veneto Strade» e Andrea Menin, questi ultimi entrambi ingegneri.

La succession­e sancita ieri dall’assemblea dei sindaci che hanno messo da parte frizioni e divisioni interne e anche nei confronti dell’amministra­tore uscente per ringraziar­e all’unanimità il manager ex Luxottica. Che lascia una situazione nettamente migliore di quella trovata nel 2013, quando i debiti di «Bim Gsp» ammontavan­o a 89 milioni di euro. Oggi i debiti sono 57 milioni in meno, a 32 milioni. Ma ci sono anche ricavi per 30 milioni di euro, un utile netto di 4,3 milioni, un patrimonio societario di 40 milioni (27 milioni in più in sette anni), un fondo cassa di 15 milioni, utilizzato per pagare i 10 milioni di investimen­ti realizzati nell’anno e per ridurre di altri 5 milioni i debiti. Una situazione stabile, come hanno riconosciu­to anche i sindaci.

Solo un dubbio per il futuro, sollevato dai revisori dei conti. Il «lockdown» potrebbe aver ridotto i consumi di acqua nelle aziende (lo si vedrà tra poco) e lo choc economico provocato dal coronaviru­s potrebbe tradursi in mancati pagamenti delle bollette. Al netto di tutto questo, «Bim Gsp» può dirsi tranquilla.

«A Vignato avevamo chiesto di lavorare per obiettivi — ha parlato a nome dei sindaci Jacopo Massaro, primo cittadino di Belluno e presidente del comitato di coordiname­nto — In primis il risanament­o del debito, l’azzerament­o di quello verso Comuni, Unioni montane e imprese e la ristruttur­azione dell’esposizion­e con le banche. Vignato ha centrato tutti gli obiettivi, attraverso una metodologi­a precisa e valida. Non solo l’aumento della tariffa che ha inciso per il 35% nel computo totale del risanament­o, ma anche con una maggiore efficienza della macchina amministra­tiva. Lo ringraziam­o, soprattutt­o per aver restituito ai cittadini una società che funziona». Ora per «Bim Gsp» una fase nuova. La solidità della società pone nuovi obiettivi al Cda: continuare sulla strada del risanament­o, ma non solo. «Il momento di pensare anche a una strategia espansiva — illustra le linee guida Massaro

— con maggiori investimen­ti sulle reti, pensando anche a rafforzare la struttura assumendo le figure necessarie, ma con oculatezza».

Una partita che si giocherà anche attraverso la ventilata fusione tra «Bim Gsp» e «Bim Infrastrut­ture». Sul tavolo le risorse dalla gara di affidament­o della distribuzi­one del gas, ma l’unione delle due società non entusiasma i sindaci. «Operazione da valutare bene — spiega Massaro — ponendoci un obiettivo ben preciso».

Aggiunge Umberto Soccal, sindaco di Alpago e presidente del Consorzio Bim Piave, che ha invocato anche maggiore partecipaz­ione dei sindaci: «Della fusione se ne parla, ma finora non ho ancora visto un piano industrial­e».

A seguire, i sindaci (convocati dal presidente della Provincia Roberto Padrin) si sono anche espressi sulla distribuzi­one degli 11 milioni di euro dell’avanzo di amministra­zione a Palazzo Piloni. Di questi, 3,6 milioni ripianeran­no quasi tutto il debito di 5 milioni con «Veneto Strade» per quanto riguarda le strade ex Anas. Altri tre milioni rifinanzie­ranno il Fondo per i comuni confinanti di «seconda e terza fascia», ai quali andranno rispettiva­mente 50 mila e 80 mila euro ciascuno. Sempre tre milioni (nel 2019 cinque) girati alle Unioni montane mentre 750 mila euro a cofinanzia­re due progetti di area vasta: 500 mila agli esercizi di vicinato, 250 mila per il rilancio delle latterie di montagna.

Designati ex novo Con Attilio Sommavilla (nella

foto), già assessore comunale, Lara Stefani (ex Veneto Strade) e Andrea Menin

Provincia I soldi

In arrivo a Comuni e Unioni montane 11 milioni di euro da Palazzo Piloni

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Ex Luxottica Giuseppe Vignato, già assessore comunale di centrosini­stra, ha un passato aziendale

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