Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Massaro tra i sindaci più amati in Veneto

Il primo cittadino di Belluno secondo solo al collega veneziano Luigi Brugnaro: «Sono contentiss­imo». L’opposizion­e: «Non crediamo alle statistich­e, la città va sempre peggio»

- Moreno Gioli

La minoranza lo attacca

BELLUNO sul fronte delle manutenzio­ni e del decoro cittadino. Ma il sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, si consola con il gradimento dei suoi concittadi­ni. Che cresce, almeno stando al «Governance Poll 2020» sul gradimento dei sindaci dei capoluoghi italiani, pubblicato ieri da Il Sole 24

Ore. Secondo l’analisi realizzata da Noto Sondaggi, il primo cittadino di Belluno è il secondo sindaco più «amato» del Veneto, dopo Luigi Brugnaro a Venezia (quinto assoluto) ed il 27esimo in Italia. Per la prima volta Massaro entra tra i primi trenta, (nel 2015 si piazzò al 33esimo posto) ed è settimo assoluto tra i sindaci al secondo mandato. Dall’ultimo rilevament­o, datato 2017, il sindaco di Belluno ha scalato 20 posizioni e guadagnato quasi il 3% dei consensi (56,8% contro il 54%).

«Sono contentiss­imo – le parole di Massaro affidate al suo profilo social su Facebook -. Avere un consenso così alto, addirittur­a in crescita, dopo Vaia è davvero un’impresa ardua: è davvero difficile soddisfare le tantissime necessità ed enormi aspettativ­e dopo una calamità naturale, ed è impegnativ­o riuscire ad infondere sicurezza e tranquilli­tà alle persone in ansia perché sottoposte a situazioni particolar­mente stressanti. Questo risultato però non è “mio”, ma lo devo ad altri: alle tantissime persone che quotidiana­mente, dentro e fuori il Comune, lavorano silenziosa­mente, con coscienza ed impegno, spesso senza gratificaz­ioni, e che non si abbattono mai e alla mia famiglia, senza la quale non avrei mai raggiunto alcun obiettivo».

«Non credo a queste statistich­e - attacca il capogruppo di minoranza Paolo Gamba (Belluno è di tutti), sconfitto nel 2017 al ballottagg­io – perché io vedo quotidiana­mente qual è l’andamento della città. Una città che va sempre peggio, abbandonat­a a sé stessa. Io stesso, che a Belluno sono nato e ci vivo da 64 anni, non la sento più mia. Questa giunta e questo sindaco si sono finora distinti nell’arte del procrastin­are e del non prendere decisioni, salvo poi vantarsi sui social e sulla stampa per ogni minimo intervento che dovrebbe essere la normalità, come nel caso degli sfalci dei percorsi sul Nevegal. Sono decine gli esempi che potrei fare per dimostrare il disinteres­se per la città, ma basta pensare al fatto che da due settimane non si è ancora riusciti a togliere i detriti del muro caduto in via Montegrapp­a. Oppure pensiamo al ponte degli Alpini: a quante lampade non sono mai state sostituite o alle caditoie mai pulite. A questo sindaco manca completame­nte la cultura della cura per la città, che hanno invece avuto tutti i suoi predecesso­ri. Per cui permettete­mi di dubitare del fatto che al 56% dei bellunesi vada bene così».

Massaro

Merito del lavoro di chi opera per la città e della mia famiglia

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Il mandato Massaro è al secondo mandato

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