Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Segregato in casa da giorni «Voleva bruciarmi vivo»
CORNUDA Giallo nel Trevigiano. A Cornuda i carabinieri, allertati dai vicini, si sono trovati davanti un ventenne nudo, cosparso di benzina e un pensionato privo di sensi colpito alla testa. Il giovane: «Sequestrato per giorni, voleva bruciarmi vivo».
VITTORIO VENETO Il giudice per l’udienza preliminare accoglie la richiesta della difesa e dispone una perizia psichiatrica urgente per Patrizia Armellin e Angelica Cormaci, la 53enne e la 25enne accusate dell’omicidio di Paolo Vaj. Mentre continua la riserva sull’eccezione di costituzionalità, il giudice si è espresso sull’istanza difensiva e il 15 luglio nominerà lo psichiatria Alberto Kirn quale perito per valutare le condizioni psicologiche delle due donne che sono accusate di omicidio volontario premeditato, aggravato. Un primo punto incassato dalla difesa, nel processo per il delitto del 57enne, ucciso la notte del 18 luglio 2019 nella casa di via Cal dei Romani dove Vaj viveva con la compagna Patrizia e l’amica di questi Angelica, conosciuta in chat. Nel corso dell’udienza, gli avvocati Marina Manfredi e Stefania Giribaldi l’avevano chiesta con forza, sottolineando le condizioni in cui era maturato il delitto. Con i tre adulti che vivevano una vita parallela su Second Life, così assorbiti nei loro ruoli virtuali da confonderli con la realtà. Le due donne, in particolare, coinvolte in un rapporto morboso nel quale Angelica considera Patrizia «la mia mamy» e per lei avrebbe ucciso: «Paolo la picchiava, l’ho soffocato», aveva dichiarato. Per questo i legali, che hanno depositato la relazione psichiatrica del loro consulente Luca Monchieri che rileva per entrambe un disturbo bipolare, hanno chiesto la perizia sottolineando come, gli stessi inquirenti negli atti d’indagine: «Definiscano i comportamenti delle imputate come disturbati, usando spesso il termine bipolare». E il giudice ha dato loro ragione: “Alla luce di quanto emerso nelle indagini – ha disposto Biagetti - si ritiene necessaria la perizia psichiatrica». Un accertamento che la difesa aveva chiesto fin dall’inizio ma che era stato respinto dal gip Piera De Stefani. Si attende adesso la decisione del gup sulla questione di incostituzionalità presentata dagli avvocati sulla richiesta di rito abbreviato che la recente riforma ha escluso, per reati che prevedano la pena dell’ergastolo. Ora il gup dovrà decidere se accoglierla e sospendere il processo in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale o se rinviare a giudizio le due imputate. (m. cit.)