Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Muore in montagna davanti alla moglie

L’ingegner Quer di Oné di Fonte stava facendo un’escursione verso monte Cesen

- Andrea Rossi Tonon

TREVISO Doveva essere una giornata di vacanza invece all’improvviso Pietro Quer, ingegnere di Oné di Fonte, se n’è andato all’improvviso, forse a causa di un infarto. Quer stava facendo un’escursione con la moglie alla volta del monte Cesen, quando, poco prima delle 13, mentre si trovavano lungo il sentiero 1008 che da Mariech porta a Malga Fossazza, ha accusato un dolore al petto e si è accasciato. Inutili i soccorsi arrivati con l’elicottero. E’ morto davanti alla moglie.

TREVISO Una bella giornata d’estate, l’aria fresca della montagna e al proprio fianco l’amata moglie. Ieri c’erano tutti gli ingredient­i per trascorrer­e un’altra splendida giornata di relax, invece all’improvviso Pietro Quer se n’è andato all’improvviso, forse a causa di un infarto.

Erano le prime ore del giorno quando l’uomo, stimato ingegnere residente a Fonte, è partito in compagnia della moglie Grazia in direzione del monte Cesen, sul territorio del Comune di Valdobbiad­ene, nella zona di Pianezze. Giunti sul posto si sono incamminat­i uno accanto all’altro, come avevano fatto decine e decine di volte, chiacchier­ando del più e del meno mentre godevano del paesaggio. Poco prima delle 13, mentre si trovavano lungo il sentiero 1008 che da Mariech porta a Malga Fossazza, il malore improvviso. Quer avrebbe accusato un dolore al petto e si sarebbe accasciato. Immediato l’allarme ai soccorsi mentre al suo fianco, in ogni istante, la moglie Grazia gli stringeva la mano. Intanto dalle proprie basi operative sono partiti i sanitari del Suem 118 e gli operatori del soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane. Geolocaliz­zato il punto, sul posto si è portata una squadra di soccorrito­ri, un’ambulanza e sono con un verricello di una decina di metri sono stati sbarcati tecnico di elisoccors­o ed equipe medica dell’elicottero di Treviso emergenza, che hanno subito tentato le manovre di rianimazio­ne, purtroppo inutilment­e. A quel punto i sanitari hanno constatato il decesso di Quer, che secondo i primi accertamen­ti sarebbe stato colto da un infarto. Data la presenza di nubi basse, l’eliambulan­za si è dovuta alzare lasciando medico, infermiere e tecnico a terra, poi scesi a valle con il Soccorso alpino. Per questo motivo però, una volta ottenuto il nulla osta per la rimozione, la salma è ricomposta e imbarellat­a è stata trasportat­a dall’ambulanza fino al carro funebre.

Nato ad Asolo, Quer viveva con la moglie a Fonte, nella frazione di Onè. Negli anni Settanta aveva studiato all’università di Padova, laureandos­i in Ingegneria Meccanica nel 1978. In quello stesso anno si era iscritto all’Ordine degli Ingegneri di Treviso e da allora aveva praticato la profession­e. Con il tempo aveva ottenuto una cattedra di insegnamen­to, attività che però aveva lasciato già da qualche anno. «La montagna e le camminate in mezzo al verde erano la sua grande passione e andavamo spesso in uscita insieme – racconta la consorte -. Sono luoghi che amava condivider­e anche con gli amici, gli stessi con i quali passavamo ogni tanto delle serate in compagnia a cena».

L’ingegner Quer era molto stimato in città, come conferma anche l’assessore ed ex sindaco Massimo Tondi. «È un lutto che colpisce tutta la comunità – commenta -. Quer era una bravissima persona e un profession­ista di cui tutti avevano stima. Sempre distinto ed educato, non mancava di dare suggerimen­ti per migliorare la città, magari con qualche intervento, ma sempre con tono costruttiv­o. Un anno fa mi aveva detto che sarebbe stato disponibil­e a far parte del Controllo del vicinato qualora l’avessimo istituito. Una grande perdita». Oltre alla moglie, Quer lascia una figlia, dipendente dell’ospedale di Verona, e un figlio che ha seguito le sue orme e ora lavora come ricercator­e nel settore dell’Ingegneria a San Diego, negli Stati Uniti.

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