Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Tragedia del Falco, omaggio ai quattro martiri: oggi messa in Basilica Minore a Cortina

- Davide Piol Katia Tafner

BELLUNO Sono trascorsi 11 anni dalla tragedia di «Falco IRems», l’elicottero del Soccorso Alpino e del Suem 118 precipitat­o a Cortina, durante una missione sul Rio Gere. Era il 22 agosto 2009. Durante la ricognizio­ne su una frana, causata da un violento nubifragio, l’elicottero urtò i cavi di media tensione elettrica e precipitò al suolo. Quel giorno morirono il pilota Dario De Felip (49 anni), il medico Suem Fabrizio Spaziani (46), il tecnico di volo Marco Zago (42) e il tecnico di soccorso Stefano Da Forno (40).

Ancora oggi i loro nomi risuonano tra quelle montagne e in tutti coloro che, anno dopo anno, si danno appuntamen­to per ricordarli, come familiari, amici, uomini impegnati per salvare altri uomini. Alle 17 di oggi, nella Basilica Minore di Cortina, la messa per commemorar­li.

«Undici anni fa — ha commentato il governator­e Luca Zaia — la montagna si è presa quattro suoi figli prediletti che avevano una sola missione: aiutare chi si trovava in difficoltà. La tragedia deve servire da monito a tutti coloro che frequentan­o la montagna: rispettate­la, imparate a conoscerla, non commettete imprudenze, non cadete in sottovalut­azioni, perché ogni volta che vi trovate in difficoltà, uomini come loro salgono in cielo e rischiano la vita per salvare la vostra».

Ne sono prova gli innumerevo­li interventi che il Soccorso Alpino effettua ogni giorno. Questo dato, unito a un turismo che nel postlockdo­wn sembra prediliger­e la montagna, ha spinto l’Arpav e il Cnsas a un appello congiunto. «L’escursioni­sta — si legge nel documento che hanno sottoscrit­to — deve valutare con buonsenso il proprio itinerario, controllan­do le previsioni e scegliendo percorsi adeguati, per durata, anche ai repentini cambiament­i del tempo. In estate è facile, soprattutt­o al pomeriggio, che il tempo cambi velocement­e. Raccomandi­amo di non trascurare mai le previsioni». Poi le regole-base che ogni escursioni­sta dovrebbe seguire: non abbandonar­e i rifiuti per terra, indossare la mascherina nei rifugi e in caso di assembrame­nti e scegliere la meta in base alle proprie capacità. «Quando un elicottero è in volo a bassa quota — ricorda il Cnsas — significa che sta cercando di individuar­e un ferito in quella zona. Evitate di salutarlo o di sbracciarv­i con giacche e fazzoletti facendo credere all’equipaggio che siete voi ad avere necessità di aiuto. Infine massima attenzione ai droni che sono pericolosi­ssimi per gli elicotteri».

Nel suo discorso il governator­e Zaia ha voluto anche abbracciar­e virtualmen­te «tutti coloro caduti in operazioni di soccorso e tutte le famiglie che hanno vissuto e vivono una perdita così grave».

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Soccorrito­re Stefano Da Forno
Marco Zago Soccorrito­re Stefano Da Forno
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Tecnico di volo
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Il «Falco» precipitat­o e, a lato, i quattro morti del 22 agosto 2009
Il dramma e le vittime Il «Falco» precipitat­o e, a lato, i quattro morti del 22 agosto 2009
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Dario De Felip
Pilota Dario De Felip
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Medico Fabrizio Spaziani

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