Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Altri sei positivi al virus: tutti rientrati dall’estero
I nuovi infettati reduci da vacanze o viaggi nei Paesi d’origine Infermiera colpita all’ospedale di Feltre, attività ancora ridotta
Sei nuove positività al
BELLUNO Covid-19. Sono diventati un ricordo lontano, ormai, i giorni successivi al «lockdown» in cui i nuovi casi erano pari a zero e l’incubo-coronavirus sembrava poter esser, se non eliminato, per lo meno accantonato. È necessario sottolineare, però, che si tratta di persone rientrate in Italia dopo un viaggio all’estero.
L’unica eccezione è l’infermiera di Feltre trovata positiva giovedì. Le due Unità operative in cui lavorava maggiormente, Chirurgia e Geriatria, sono state ridimensionate in attesa dell’esito dei tamponi di controllo su tutto il personale e sui degenti. Questo si è tradotto in accessi ai reparti limitati ai soli pazienti urgenti e rinvio di un paio di giorni dei ricoveri programmati. Ieri il dipartimento di Prevenzione ha continuato il «contact tracing», all’interno e all’esterno dell’ospedale, ma non sono emerse positività collegate all’infermiera.
I sei nuovi casi segnalati ieri dall’Usl 1 «Dolomiti» fanno salire il totale degli attualmente positivi a 34. Gli infetti di ieri sono tutte persone tornate da un viaggio all’estero: un polacco, sintomatico e già isolato, rientrato da un viaggio nel suo Paese; un giovane asintomatico che era stato in Sardegna con i suoi genitori e si è poi spostato nel Bellunese; un altro turista tornato dalla Sardegna; due donne entrate in contatto con positivi; un albanese rientrato da una vacanza in Croazia.
Anche ieri il «drive-in» di Feltre ha lavorato a pieno regime eseguendo 95 tamponi a persone senza scendere dalla loro auto (85 a persone provenienti dalla Croazia, 9 dalla Spagna, 1 dalla Grecia).
Intanto la Regione ha comunicato che da lunedì inizierà la campagna di screening tra il personale docente e non docente di tutti gli istituti di istruzione come previsto a livello nazionale. Nel Veneto i test interesseranno circa 96.000 persone. L’adesione è su base volontaria e prevede l’esecuzione di un esame sierologico tramite test «pungi dito». L’Usl 1 Dolomiti sta formando un elenco dei medici di famiglia che hanno aderito al programma e che potrà essere consultato sul sito www.aulss1.veneto.it. In caso non si trovasse il proprio medico sarà possibile prenotare il test da mercoledì prossimo telefonando al numero 0439 883805 dalle 9 alle 13. Oppure inviando una email all’indirizzo screening.scuola@aulss1.veneto.it. In caso di positività necessaria la conferma col tampone molecolare a carico dell’Usl.
Le pesanti ripercussioni dell’emergenza sanitaria si vedono anche dall’annullamento dei grandi eventi. Rinviata (come mai prima) al 2021 la 61esima edizione della Mig, la Mostra internazionale del gelato artigianale di Longarone che era in programma dal 29 novembre al 2 dicembre.
«Considerata la tradizione e la storia della Mostra del Gelato è stata una scelta molto sofferta, ma dettata da un forte senso di responsabilità verso espositori e visitatori» ha sottolineato il presidente di Longarone Fiere, Gian Angelo Bellati.
Infine comincia ad annaspare, anche nel Bellunese, il settore lattiero-caseario. Dopo un buon 2019, con prezzi del latte arrivati a oltre 40 centesimi al litro, il Covid-19 ha cambiato tutto. In peggio. Il valore del latte, è passato da 35-36 centesimi in maggio ai 32-33 di giugno. «C’eravamo abituati alle quotazioni del 2019 — commenta il presidente di Confagricoltura, Diego Donazzolo — ma ora stiamo risentendo della crisi, anche se Lattebusche ci dà una mano. Una crisi iniziata a fine 2019 con l’imposizione dei dazi di Trump in Usa sui formaggi made in Italy. L’emergenza sanitaria ha fatto il resto». (D.P.)
Gli effetti Da lunedì test sierologici al personale scolastico Mostra del gelato: è il primo rinvio della sua storia