Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Cascate d’acqua e fiumi di fango, Cortina flagellata
Bloccate 350 persone. Intanto è scontro sul nuovo smottamento di Acquabona
CORTINA D’AMPEZZO Tutti contro uno, uno contro tutti. Da una parte gli ambientalisti e un consigliere provinciale. Dall’altra il sindaco di Cortina d’Ampezzo Giampietro Ghedina. Al centro delle discussione la piccola frana che si è verificata domenica in località Acquabona lungo la Statale 51 di Alemagna.
Ma anche ieri sera la Regina delle Dolomiti è stata colpita da una bomba d’acqua che ha creato disagi in diverse parti della città, soprattutto in via Cesare Battisti, via Grohmann e lungo la Statale. Numerosi gli interventi dei vigili del fuoco per allagamenti. Sott’acqua il centro polifunzionale «Alexander Girardi hall» e il mini golf di via del Castello. Circa 350 le persone bloccate in sala, fra cui il giornalista e storico Paolo Mieli, in città per partecipare a «Una montagna di libri». «Una situazione incredibile - dice Mieli - e mai vista qui, con il foyer completamente allagato». Dopo aver messo «ko» Cortina, la perturbazione si è spostata a Rocca Pietore creando un piccolo torrente lungo la strada che porta a Malga Ciapela ma la situazione è tornata quasi subito alla normalità.
«Ogni estate - ha commentato su Facebook il consigliere di Palazzo Piloni Massimo
Bortoluzzi - Acquabona ci ricorda che esiste un problema. E non è cambiato praticamente nulla dopo i lavori di Anas che dovevano rendere l’Alemagna una strada eccezionale». La situazione è nota da anni. E sono numerosi gli interventi eseguiti, anche dalla Regione, per mitigare il rischio proveniente dalla frana del Sorapis. I temporali di questi giorni hanno sottolineato ancora una volta la fragilità della montagna. Tuttavia i disagi, per lo meno domenica, sono stati minimi. Il tratto di Alemagna in località Acquabona è stato chiuso alle 18.10 e riaperto a senso unico alternato dopo quindici minuti grazie all’intervento congiunto di Anas e vigili del fuoco. In serata era tornato alla normalità. «Gli interventi delle Regione sono stati fatti a regola d’arte e hanno retto bene - ha spiegato il primo cittadino Ghedina -. Domenica un po’ di limo ha raggiunto la sede stradale. La vasca di contenimento, quella più vecchia, non era stata svuotata completamente e il liquido è uscito. Faremo dei piccoli lavori ma sono stati investiti già quasi quattro milioni. Altrettanti ad Alverà e sul Boite. La situazione è sotto controllo».
Per gli ambientalisti, però, si tratta di risorse sprecate. «Non sarebbe meglio passare con una galleria in destra Boite? - ha domandato ieri Vivaio Dolomiti -. “Costa troppo”, si dice, ma allora continuare a gettare milioni di euro letteralmente nel fango, o proporre varianti assurde come quella progettata a San Vito, va bene?». La galleria, secondo gli ambientalisti, oltre che aggirare il problema delle colare «darebbe un’alternativa alla viabilità in caso di incidenti. Ma il sindaco di Cortina taglia corto: «Sono polemiche inutili. Regione e Anas stanno lavorando bene e, da parte nostra, c’è la massima attenzione».Nel frattempo la Giunta di Belluno ha approvato 130 mila euro di interventi per sistemare le frane in località San Francesco e a Borgo Prà.
Il sindaco Ghedina Domenica si è verificato solo un piccolo problema, i lavori sulla statale sono stati ben eseguiti