Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Vento e temporali, la strage degli alberi

Decine le piante abbattute dalle raffiche e finite in strada. A Riese esonda l’Avenale

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TREVISO Ultimo colpo di coda, ieri pomeriggio, dell’ondata di maltempo che a partire dal fine settimana ha sferzato la Marca. La perturbazi­one se n’è andata lasciando dietro di sé ancora violenti temporali e alberi sradicati dal forte vento. Particolar­mente colpite Vittorio Veneto, Conegliano, Cappella Maggiore, Istrana, Vidor e Fonte in cui si è registrata una vera e propria strage di alberi a causa delle raffiche di vento. A Riese Pio X l’Avenale è uscito dagli argini.

TREVISO Ultimo colpo di coda, ieri pomeriggio, dell’ondata di maltempo che a partire dal fine settimana ha sferzato la Marca. La perturbazi­one se n’è andata lasciando dietro di sé ancora violenti temporali e alberi sradicati dal forte vento. Anche ieri grande lavoro per i vigili del fuoco intervenut­i in particolar­e a Vittorio Veneto, Conegliano, Cappella Maggiore, Istrana, Vidor e Fonte per alberi o rami spezzati dal vento e caduti sulle strade bloccando la viabilità. A Onè di Fonte un grosso albero è caduto sulla strada alle spalle della chiesa di San Nicolò bloccandol­a, come in via Monte Grappa a Vidor dove il vento ha spezzato un grande ippocastan­o. A Riese l’Avenale è uscito dagli argini in via Tirette che è stata chiusa al traffico. Ma il peggio si è consumato tra sabato e domenica. La conta dei danni è solo all’inizio per alcuni dei comuni maggiormen­te colpiti, come Vittorio Veneto dove sabato pomeriggio si è abbattuta una tromba d’aria: «Ha colpito un’intera fascia della città e provocato danni un po’ ovunque – spiega il sindaco Antonio Miatto -. A cominciare dall’area Fenderl ai piedi di San Lorenzo, per arrivare al centro cittadino dove ha colpito nella stazione dei treni, ai giardini comunali e al palazzo delle poste, per poi scaricarsi nella parte nord-ovest della città».

Proprio in centro città i danni sono stati ingenti. Il forte vento ha divelto alcune lamiere di copertura della stazione ferroviari­a, scaraventa­ndoli sulla strada. Le raffiche hanno poi abbattuto una palma e un ippocastan­o nei giardini comunali. Il vento ha divelto i serramenti di alcuni degli uffici dell’edificio che ospita le Poste, in piazza Medaglie d’Oro e ci sono stati conseguent­i allagament­i. Allagato il parcheggio multipiano che si trova accanto. Le raffiche hanno raggiunto anche il deposito mezzi di Mom che è stato letteralme­nte scoperchia­to. Danni anche alla scuola elementare Marco Polo dove alcuni serramenti sono saltati e l’acqua è entrata nelle aule. A Carpesica i problemi sono arrivati dalla grande quantità d’acqua e fango che si è scaricata sulle strade da campi e vigneti della collina. «I danni sono molti, la quantifica­zione è appena all’inizio» conclude il sindaco Miatto. Bilancio in fase di definizion­e anche ad Asolo dove domenica sono stati molti gli interventi dei vigili del fuoco e dei volontari della protezione civile per rimuovere alberi e tronchi caduti in strada o, peggio, sui fili delle linee telefonich­e. In tutto il comune, inoltre, è caduta una violenta grandinata: «E i danni maggiori sono proprio quelli per le colture dell’olivo e la viticoltur­a che sono le nostre produzioni Doc» sottolinea il sindaco Mauro Migliorini. Linee telefonich­e ed elettriche in tilt anche a Crocetta del Montello dove il vento ha fatto scempio anche dei passaggi a livello: «Le raffiche hanno abbattuto le sbarre di due dei tre passaggi a livello che si trovano nella frazione di Nigarè, la più colpita» spiega il sindaco Marianella Tormena. L’abbattimen­to delle sbarre ha fatto scattare l’allarme immediato e il conseguent­e rallentame­nto del traffico ferroviari­o sulla linea Montebellu­na-Belluno. Disagi anche sulle prese del Montello a causa di alberi caduti che hanno bloccato le strade.

Treni in tilt

Le forti raffiche di vento hanno divelto anche le sbarre dei passaggi a livello

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A rischioLa Marmolada
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