Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Lo rapinano, lui segna la targa: presi

Il giovane nigeriano aggredito mentre pedalava. In manette due ventenni

- M.Cit.

TREVISO Lo hanno visto pedalare tranquillo, all’alba di domenica lungo via Castellana, e hanno pensato bene di rapinarlo. Vittima un giovane nigeriano minacciato con una pistola. Ma per i due malviventi è finita male. A poche ore dal colpo infatti, grazie alle indagini degli investigat­ori della squadra mobile sono stati arrestati. A finire in manette Gabriele Covolan, italocolom­biano di 27 anni residente a Pederobba, e Nicola Affinita, casertano 23enne, di San Biagio di Callalta. Entrambi con precedenti di polizia. Il fatto si è verificato alle 5 di domenica quando i due, a bordo di una Fiat Punto transitand­o lungo via Castellana hanno notato il giovane in sella alla sua bicicletta. Così hanno deciso di rapinarlo. Hanno bloccato l’auto e brandendo una pistola, lo hanno obbligato a fermarsi.

«Dacci il portafogli e il telefono cellulare» gli hanno intimato, minacciand­olo con l’arma. La vittima non ha potuto fare altro che consegnare ai due malviventi tutto quel che aveva. Subito dopo aver avuto quel che volevano, i due sono risaliti in auto e sono fuggiti a gran velocità in direzione di Treviso. Il giovane, sotto choc ma fortunatam­ente incolume, ha subito dato l’allarme chiedendo aiuto alla polizia. Anche se molto spaventato è riuscito a fornire agli agenti importanti informazio­ni: la targa e la descrizion­e dell’auto, oltre che a descrivere dettagliat­amente i banditi e i loro indumenti. Per la polizia è bastato collegare le informazio­ni per risalire all’identità del primo dei rapinatori. E partendo da lui gli investigat­ori della squadra mobile sono risaliti anche al complice, nella cui abitazione, subito sottoposta a perquisizi­one, è stata trovata la pistola che era stata usata per il colpo. Si tratta di un’arma finta, una riproduzio­ne in metallo priva però del tappo rosso. Per i due è così scattato l’arresto con l’accusa di rapina aggravata. Su disposizio­ne del magistrato di turno Valeria Peruffo, entrambi si trovano agli arresti domiciliar­i in attesa di comparire davanti al giudice.

L’agguato

All’alba di domenica l’agguato ma la vittima descrive i due rapinatori e la loro auto

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