Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Gatto selvatico nel Parco nazionale Una mamma a spasso col cucciolo
BELLUNO Non c’è solo il lupo a ripopolare le Dolomiti. Anche il gatto selvatico è stanziale e si riproduce. La conferma arriva dalle immagini raccolte dalle foto-trappole installate nel territorio del Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi da Arianna Spada, dottoranda all’università di Venezia «Ca’ Foscari» (in Scienze ambientali).
La ricercatrice, sotto la supervisione del professor Stefano Malavasi, sta indagando la presenza e la distribuzione di questa specie, assai elusiva, all’interno dell’area protetta, segnalata per la prima volta nel 2014, ma senza prove certe di una sua presenza continuativa.
Le foto-trappole installate nella zona orientale del parco, invece, nei giorni scorsi hanno immortalato una «mamma-gatta» con un cucciolo. Segno di una riproduzione e quindi di una presenza ormai stanziale del felino selvatico.
«Questa scoperta — dichiara il presidente del Parco, Ennio Vigne — è il frutto della collaborazione con l’Università “Ca’ Foscari” di Venezia
e testimonia dell’impegno costante del Parco nell’ambito delle ricerche scientifiche, grazie alla professionalità del personale, a una fitta rete di collaborazioni con università e istituti di ricerca italiani ed esteri e all’indispensabile supporto del Reparto carabinieri del Parco. Le ricerche e i monitoraggi ci consentono di raccogliere informazioni precise e aggiornate sul patrimonio naturale e sono la base per le attività di gestione e
Ripresi nella foto
La «passeggiata» immortalata dalle fototrappole di ricercatrice di «Ca’ Foscari»
conservazione».
Proprio i carabinieri forestali, nell’ambito del progetto «Il sentiero dei lupi» stanno evidenziando una distribuzione sempre più ampia del gatto selvatico all’interno dell’area protetta, confermando l’espansione della specie rilevata anche da altri progetti di ricerca, condotti nelle Prealpi bellunesi.