Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
REFERENDUM, LE RAGIONI DI UN SÌ
Il miglior motivo per votare a favore della riduzione del numero dei parlamentari ce lo hanno fornito loro stessi, categoria instabile e incline a cambiare rotta secondo il vento del momento. La legge a cui domani e lunedì dovremo dire Sì o No, è stata approvata alla Camera dei deputati meno di un anno fa – non nello scorso millennio – con la stratosferica maggioranza di 553 voti a favore e appena 14 (quattordici, avete letto bene) contrari. Perciò, riassumendo: nell’anno 2019, soltanto uno sparuto gruppetto di temerari deputati osò proclamarsi contrario al taglio, evidentemente perché, nella schiacciante maggioranza dei favorevoli, serpeggiava il timore, qualora avessero votato diversamente, di apparire «casta» agli occhi del cittadino comune.
PADOVA Lezioni con orario ridotto causa Covid. Accade alla scuola media «Giotto» di Padova, dove un 13enne ha contratto il virus e i suoi 26 compagni di classe e 7 insegnanti sono stati posti in quarantena. I tamponi, finora, hanno dato esito negativo. Ma proprio per l’isolamento domiciliare dei professori, l’orario delle lezioni è stato ridotto dalle 8,10 alle 10,55 fino a data da destinarsi. La Giotto, peraltro, è sede di seggio elettorale, quindi gli studenti rientreranno soltanto mercoledì prossimo. Intanto alla scuola dell’infanzia di Fontane di Villorba, nel Trevigiano, tre classi e una maestra sono in quarantena dopo il contagio di un bimbo. Preoccupazione anche al Comprensivo «Mattei» di Meolo (Venezia) dove due fratellini hanno contratto il virus: compagni e insegnanti sono stati sottoposti al test e fortunatamente sono tutti negativi. Alla materna «Giulio Cesare» di Mestre, si è ammalata una maestra. Infine, positiva al coronavirus anche un’alunna dell’elementare «Crosara» di Cornedo Vicentino: isolamento fiduciario per 16 studenti e due insegnanti.