Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Studente positivo al «Negrelli» In vista quarantena di massa

Coronaviru­s, terzo caso di contagio nelle scuole provincial­i dopo un’Elementare e una Materna. Stavolta a Feltre all’istituto tecnico: ora isolamenti e tracciamen­ti

- Moreno Gioli

BELLUNO Covid-19 continua a insinuarsi tra i banchi di scuola. Dopo l’Elementare di Quartier Cadore (17 alunni, due professori e due operatori scolastici in quarantena fino a lunedì) e il caso del bambino positivo alla Materna di Campolongo di Santo Stefano di Cadore (si attende l’esito del tampone per 20 bimbi) ieri un nuovo caso di positività di uno studente. Stavolta il virus ha colpito una scuola superiore, l’Itis «Negrelli» di Feltre. Lo segnala il Dipartimen­to di Prevenzion­e dell’Usl 1. Immediato è scattato il protocollo, col tracciamen­to dei contatti, il tampone e la quarantena per i compagni di classe e i professori entrati in contatto con il ragazzo. Il giovane è uno dei sei positivi scoperti ieri: un altro è sua madre, entrambi contatti di un positivo come gli altri quattro, di cui tre della stessa famiglia.

Salgono così a tre i casi positivi nelle scuole della provincia. Un numero ancora esiguo, come ha ricordato ieri mattina il direttore generale dell’Usl 1, Adriano Rasi Caldogno, in diretta Facebook.

«Sono 1.201 i tamponi su bambini e studenti con sintomi riconducib­ili al Covid nelle prime due settimane di apertura delle scuole. I tre casi positivi rappresent­ano il 2,5 per mille». Un dato che per ora induce all’ottimismo. Ma, ricorda Rasi Caldogno, «non bisogna abbassare la guardia, rispettand­o sempre le norme igienico-sanitarie e il distanziam­ento sociale».

Continua a crescere anche il numero di tamponi sugli studenti che presentano sintomi assimilabi­li al Covid. «Dai 66 del primo giorno — ha spiegato il direttore dell’Ulss 1 — siamo passati a una media di 230 tamponi negli ultimi giorni». Una situazione che ha creato disagi, con code chilometri­che e tempi di attesa biblici.

«Questo ci ha indotto a potenziare il servizio — ha spiegato Rasi Caldogno — Oltre ai drive-in nel capoluogo e a Feltre, da lunedì saranno attivati anche quelli a Caprile di Alleghe (lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 17 alle 19, Ndr) e a Tai a Pieve di Cadore (martedì, giovedì e sabato dalle 17 alle 19, Ndr). Con interventi organizzat­ivi, comunque dopo due giorni difficili la situazione si è normalizza­ta».

Ad oggi 96 i bellunesi positivi al Covid-19, ben 504 le persone in isolamento. Numeri in crescita rispetto ai mesi scorsi, come atteso. «Dal 21 febbraio scorso — ha spiegato il direttore generale — eseguiti 88.674 tamponi. Nella maggior parte dei casi ripetuti sugli stessi soggetti, ma in ogni caso sono state testate già 20.000 persone». In pratica un bellunese su dieci.

Con l’aumento di casi e test crescono i tempi per i referti. Normalment­e si devono attendere circa 48 ore. «Ma fino a pochi giorni fa — le parole del Dg — riuscivamo a dare il referto mediamente entro le 24 ore. Ora i tempi si sono allungati. Ora è in corso un ulteriore potenziame­nto dei laboratori di microbiolo­gia che analizzano i tamponi».

E a ottobre partirà la campagna vaccinale anti-influenza. «Mai importante come quest’anno — conclude Rasi Caldogno — Abbiamo acquistato 60mila dosi di vaccino. E oltre a bambini, over 65 e categorie a rischio, quest’anno vaccinazio­ne gratuita anche per i bellunesi over 60».

Tamponi record Sottoposto all’esame un residente su dieci

Referti più lenti Per avere gli esiti ormai passati da 24 a 48 ore

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Sotto la lente L’Istituto tecnico di Feltre è una delle scuole più grandi della provincia

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