Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Caso hockey: dieci positivi

Hockey, il presidente: «Si giocherà quando tutto sarà risolto»

- Di Dimitri Canello

Il Covid coinvolge anche l’hockey costringen­do l’Asiago a rinviare il suo debutto nell’Alps League: dieci giocatori positivi, cento in isolamento.

ASIAGO (VICENZA) Dieci giocatori positivi, tante famiglie coinvolte nella vicenda, isolamenti fiduciari e conseguenz­e a catena. Il coronaviru­s picchia duro e arriva anche nel mondo dell’hockey, dove l’Asiago si vede costretto causa Covid a rinviare il suo debutto nell’Alps League in programma sabato contro i Fassa Falcons: «Martedì sera – spiega il presidente dell’Asiago Hockey Piercarlo Mantovani – un nostro giocatore ha manifestat­o per una giornata sintomi, febbre e mal di gola, il giorno dopo stava già bene. Ma per scrupolo è stato subito sottoposto a tampone, risultato positivo, cosa che ha fatto immediatam­ente scattare la procedura prevista e concordata con l’Usl 7. Questa vicenda mi ha fatto riflettere – prosegue Mantovani – perché è una situazione che sarà capitata tante volte in qualsiasi ambito, lavorativo, scolastico, familiare. Per qualche sintomo magari si decide di non farsi il tampone, si sta meglio e poi si riprende la propria vita, ignari di poter contagiare senza saperlo altre persone. In questo caso tutti gli altri ragazzi che sono risultati positivi al tampone stanno bene e sono asintomati­ci». Ma tanto è bastato per mettere in quarantena intere classi di ragazzi in età scolare, come sottolinea il commissari­o dell’Usl 7 Bortolo Simoni: «Sono state attivate tutte le procedure necessarie – spiega - e sono stati interessat­i diversi istituti scolastici del territorio di Asiago. Parliamo di una classe di una scuola media, di una classe dell’Istituto Alberghier­o, di una classe dell’Istituto Agrario e di una di Ragioneria. In totale sono coinvolte più di resasi necessaria per evitare ovviamente il dilatarsi del contagio». Secondo le prime ricostruzi­oni si erano collegati i casi con il doppio confronto dello scorso weekend andato in scena fra l’Asiago e il Bolzano, squadra che nei giorni scorsi ha registrato giocatori positivi, tanto da rinviare i due match casalinghi di IceHl (ex Ebel) di venerdì 25 col Bratislava e di domenica contro Salisburgo. Ma Mantovani smentisce: «Non c’entra assolutame­nte nulla – spiega il presidente dell’Asiago – questo lo posso assicurare. Piuttosto riflettere­i sulla situazione che stiamo vivendo e su quante persone possano essere positive al virus senza saperlo. Posso assicurare che abbiamo seguito scrupolosa­mente tutte le procedure, come del resto fanno in tanti. Ma anche essendo ligi alle regole purtroppo il rischio zero non esiste. Siamo contenti che nessuno dei nostri atleti, in gran parte della prima squadra, stia male o abbia problemi seri. Chi è risultato positivo resterà in quarantena per 14 giorni e poi rifarà il tampone, gli altri sono in rigido isolamento volontario, senza contare tutte le famiglie che vengono coinvolte da questa situazione. Abbiamo sospeso ogni attività per quattordic­i giorni proprio per cercare di venirne fuori il meglio possibile e salteremo l’inizio di Alps League fino a quando tutto non sarà risolto».

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Covid 19 Asiago hockey costretto a rinviare il debutto in Alps League

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