Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Covid, primo caso a H-Farm Nuove quarantene nelle scuole

Segnalazio­ni, dalle materne alle superiori. Oderzo: oggi tamponi in caserma

- Andrea Rossi Tonon

TREVISO Il Covid non si ferma nel weekend e le scuole non fanno eccezione. Tra sabato e ieri sera, il numero di nuovi positivi è aumentato di 107 casi, l’incremento più elevato tra le sette province venete, portando il totale di trevigiani contagiati dal virus da febbraio scorso a un totale di 5.108.

Gli attualment­e positivi nella Marca sono 899, 40 in più di sabato mentre si sono negativizz­ati in 66. All’ospedale Ca’ Foncello sono ricoverate 14 persone, una al nosocomio di Vittorio Veneto: tutti in area non critica. Ieri però si è purtroppo registrato un nuovo decesso. In una residenza sanitaria protetta del distretto di Asolo è deceduta un’ultranovan­tenne.

E ieri si è registrato anche un primo caso tra gli alunni della scuola ospitata da HFarm. A risultare positivo, come fanno sapere dall’istituto, è un bambino che frequenta il Primary Years Programme (Pyp) e l’esito del tampone è stato comunicato sabato dai suoi genitori alla scuola che ha immediatam­ente provveduto a informare il Servizio di igiene e sanità pubblica dell’usl 2.

L’istituto ha subito messo in atto i protocolli, sottoponen­do a tampone tutti i docenti mentre agli altri alunni è stato richiesto un documento che certificas­se esito negativo del test per poter rientrare in aula. Tutti i docenti sono poi risultati negatiti e ieri mattina la quasi totalità dei piccoli era in classe.

Paura intanto rientrata alle scuole elementari De Amicis, dove dei 3 alunni risultati positivi al test rapido solamente uno ha trovato riscontro nel successivo controllo con il tampone molecolare. Per questa ragione non è stata prevista alcuna quarantena nell’istituto, che nel frattempo è stato nuovamente pulito a fondo dopo una prima totale sanificazi­one.

Nel frattempo un caso sospetto sarebbe emerso in un’altra scuola elementare dello stesso plesso, ma anche questo dovrà essere verificato con un secondo riscontro.

Sono state invece messe in quarantena due classi di scuola superiore, una nel distretto di Asolo e l’altra nel distretto di Pieve, dopo il verificars­i di una seconda positività successiva a una prima rilevata nei giorni scorsi. Stessa misura è stata disposta su indicazion­e dell’azienda sanitaria per due classi di altrettant­e scuole materne del distretto trevigiano.

«Con la riapertura delle scuole era inevitabil­e che qualche caso di positività sarebbe emerso e, se vogliamo convivere con il virus mantenendo aperti gli istituti, dobbiamo

 Nizzetto Con la riapertura di tutte le scuole era inevitabil­e che emergesser­o positivi

prendere atto del fatto che altri positivi potrebbero emergere nei prossimi giorni o settimane – riprende Nizzetto -. Capisco i dubbi e le preoccupaz­ioni delle famiglie, ma le autorità sanitarie hanno definito un sistema di vigilanza che funziona, come dimostra l’individuaz­ione di positività. Per non chiudere tutto di nuovo, tornando indietro a momenti bui, c’è ora bisogno della collaboraz­ione di tutti proprio a partire dalle famiglie».

Verificare lo stato di salute dei propri piccoli e non mandarli a scuola in caso di sintomi influenzal­i è ad esempio un primo decisivo contributo.

«In questo modo tutelano in primo luogo i loro bambini – conclude l’assessore – e poi anche quelli degli altri».

Ieri, nel frattempo, l’azienda sanitaria ha fatto sapere che oggi inizierann­o i test per il riscontro di eventuali positività sui 175 richiedent­i asilo ospiti della caserma ex Zanusso di Oderzo che sabato fa si erano rifiutati di sottoporvi­si.

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