Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Scippi con «saluto-beffa» finale Il fuorilegge Orlando torna in cella

Volto noto alle forze dell’ordine, usa «accomiatar­si» con le donne che deruba

- Milvana Citter

CASTELFRAN­CO VENETO Nel suo passato criminale c’è di tutto. Non solo i reati contro il patrimonio per i quali era sottoposto a obbligo di firma a Istrana, dove vive in un campo nomadi. Ma anche ripetuti stalking nei confronti delle donne di cui si è invaghito senza mai essere ricambiato.

Una commercian­te del suo paese e tre avvocatess­e che lo avevano difeso in alcuni dei processi nei quali è stato imputato. E poi quel suo vezzo, di salutare beffardame­nte le vittime dei suoi furti. Un gesto che a Maichel Orlando, 42enne giostraio di Istrana, è costato il ritorno in cella. Anche grazie a quello, infatti, è stato riconosciu­to come il responsabi­le di due scippi, avvenuti ai danni di una pensionata 65enne e di una casalinga 57enne di Castelfran­co Veneto. Due colpi, messi a segno ad agosto, con identica modalità da un uomo descritto nello stesso modo dalle vittime. Non nel volto, completame­nte nascosto da un casco integrale, ma nella corporatur­a e soprattutt­o in quel saluto. Il 2 agosto è toccato alla 65enne che in sella alla bicicletta stava pedalando lungo via Abruzzi.

Lo scippatore l’ha affiancata e in un attimo le ha rubato dal cestino anteriore la borsetta contenente pochi contanti e i documenti. Arraffato il bottino, il ladro l’ha salutata con la mano prima di sgommare e sparire nel nulla. Stessa sorte toccata l’8 agosto, alla 57enne in via Pagnana, alle porte della città. Anche in quel caso la borsa con circa 100 euro, il bancomat e i documenti, rubata dal cestino. La loro descrizion­e dello scippatore, del suo motorino e quel saluto sono stati fondamenta­li per i carabinier­i di Istrana, guidati dal maresciall­o Raffaele Ianniello, che hanno avuto subito dei sospetti sul 42enne. Orlando è un volto noto per le forze dell’ordine.

Nell’aprile del 2019, senza patente (che gli è stata revocata) e a bordo di una Peugeot con il portellone posteriore aperto, era fuggito dai carabinier­i innescando un inseguimen­to a Vedelago, finito molti chilometri dopo e dopo aver danneggiat­o varie auto parcheggia­te. Senza contare i precedenti per furto e i processi per stalking a carico delle avvocatess­e che lo avevano difeso. «I sospetti sul 42enne - spiega il capitano Enrico Zampolli comandante della compagnia di Castelfran­co -, sono diventati certezze grazie all’analisi delle telecamere di videosorve­glianza che hanno ripreso il passaggio del suo scooter nei luoghi e negli orari in cui sono avvenuti in colpi». Per questo, il tribunale di Venezia ha emesso un ordine di aggravamen­to della misura di obbligo di presentazi­one alla quale Orlando era sottoposto e per lui si sono aperte le porte del carcere di Santa Bona.

 ??  ?? Incorreggi­bile Michael Orlando: una vita di crimini, ora di nuovo in carcere
Incorreggi­bile Michael Orlando: una vita di crimini, ora di nuovo in carcere

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy