Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Ormai focolaio di coronaviru­s in Comelico Campolongo e San Pietro: Materne chiuse

Tamponi di massa, 18 infetti. Santo Stefano e San Vito, Elementari in quarantena

- M. G.

BELLUNO Si allarga a macchia d’olio il focolaio di Covid–19 nella parte alta della provincia. Nelle ultime 24 ore il Dipartimen­to di Prevenzion­e dell’Usl 1 «Dolomiti» ha individuat­o 21 nuovi casi di positività. Quasi tutti fanno riferiment­o allo screening di massa effettuato ieri a Santo Stefano di Cadore su soggetti non sintomatic­i residenti in alcuni comuni del Comelico e del Cadore.

In totale 377 i tamponi fatti, 217 quelli già analizzati in laboratori­o. Qui 18 le positività emerse. Nel dettaglio: cinque soggetti positivi nelle classi di età dei nati 1950–1954 (tre a San Pietro, uno a Santo Stefano e uno a Comelico Superiore) su 89 tamponi analizzati; un caso positivo nelle classi di età 1972–1973 (a San Pietro di Cadore).

Cinque invece i bambini trovati positivi, su 93 tamponi finora analizzati. Sono tutti piccoli alunni delle due scuole materne di Campolongo a

Santo Stefano di Cadore e di San Pietro di Cadore. I due istituti chiusi, mentre sono in quarantena una 1° e una 4° della scuola elementare di Santo Stefano. Positiva anche una bambina della Elementare di San Vito: quarantena della classe e tamponi per 22 compagni, due insegnanti e un operatore scolastico.Altri sette casi positivi venuti alla luce ieri riferiti a soggetti già in quarantena.

A queste 18 positività se ne aggiungono poi altre tre, di persone analizzate al Pronto soccorso e poi rimandate a casa in quarantena per seguire la profilassi prevista, mentre è in corso di ricostruzi­one la loro catena di contatti.

La situazione critica del Comelico (57 i positivi, più di un terzo dei 147 casi attuali positivi in provincia) oggetto della riunione di ieri in Prefettura del Comitato provincial­e per l’ordine e la sicurezza, presieduto dal prefetto Adriana Cogode con la partecipaz­ione del presidente della Provincia Roberto Padrin, dei sindaci di Santo Stefano e San Pietro di

Cadore, delle Forze dell’ordine, del direttore dell’Usl 1 Adriano Rasi Caldogno e di Sandro Cinquetti, direttore del Dipartimen­to di Prevenzion­e. Per contrastar­e la crescita dei contagi, oltre ad una maggiore sensibiliz­zazione della popolazion­e alle misure di sicurezza, il Comitato ha intensific­ato vigilanza e controllo sull’applicazio­ne delle norme anti-contagio.

E proseguono i tamponi «drive-in» a studenti, professori e personale scolastico con sintomi da coronaviru­s. Consistent­e anche ieri l’afflusso: 176 tamponi nel capoluogo e 102 a Feltre, in totale 278. Dalle 17 di ieri operativo anche il «drive-in» di Caprile, mentre da oggi sarà attivo quello di Tai a Pieve di Cadore in piazzale Dolomiti, dalle 17 alle 19, sempre con accesso libero per i bambini, ragazzi e adulti sintomatic­i frequentan­ti la scuola.

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Test «drive-in» Lo screening di domenica in piazza a Santo Stefano di Cadore

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