Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Paura per il maltempo scuole chiuse a Belluno
Dichiarata «l’allerta rossa» per Dolomiti e Pedemontana Vietato avvicinarsi ai fiumi, pronte le squadre di volontari
PADOVA Da giovedì sono tutti pronti. E oggi, dopo che l’allarme meteo lanciato dalla Regione si è concretizzato, prima con l’addensarsi di nuvole scure in tutto il Veneto nel pomeriggio di ieri, poi, in serata, con i primi rovesci, gli uomini della protezione civile e delle forze dell’ordine delle aree in «allerta rossa» si preparano al peggio. E’ il giorno in cui i tecnici si attendono il culmine dell’ondata di maltempo nelle zone delle Dolomiti e della pedemontana. Nella stessa situazione anche Liguria e Lombardia. «Speriamo non piova come prevedono», ha auspicato il presidente della Regione Luca Zaia, nel comunicare l’emergenza. Sulla pedemontana veronese potrebbero abbattersi fino a cento millimetri di pioggia tra le giornate di sabato e domenica. Annullata per la piena dell’Adige la maratona di kayak Adigemarathon, in programma il 4 ottobre.
L’impatto maggiore si attende nel Bellunese: già ieri mattina il sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, ha emesso un’ordinanza che vieta alla popolazione di avvicinarsi a fiumi e corsi d’acqua, e di stare in zone soggette a frane e smottamenti. Interdetti gli accessi al Piave e le zone più basse del piano stradale, a rischio allagamento, come garage e seminterrati. A complicare le cose potrebbe esserci la furia del vento, con raffiche oltre i 100 chilometri orari. Il primo cittadino ha invitato ad assicurare strutture e lamiere che rischierebbero di essere sollevate dalle raffiche e danneggiare persone o cose. Ieri pomeriggio la Prefettura bellunese ha organizzato un vertice assieme alle forze dell’ordine e ai sindaci, con l’assessore regionale alla protezione civile Giampaolo Bottacin in videoconferenza. Il livello dell’emergenza è stato tale da chiudere le scuole in 18 Comuni della zona rossa per la giornata di oggi - tra cui il capoluogo - nella parte più bassa della provincia. «I fenomeni più intensi sono attesi attorno a mezzogiorno, l’ora in cui i ragazzi escono dalle scuole», ha motivato il presidente della provincia Roberto Padrin. Cancellati eventi sportivi e feste nel fine settimana.
Protezione civile sul «chi vive» anche nell’altro punto critico delle prossime ore, la Pedemontana, fino a ieri senza emergenze immediate. Le piogge abbondanti previste oggi non colgono impreparato il centro di Vicenza: il Comune ha disposto pulizie e verifiche straordinarie di caditoie e aree di cantiere; da ieri sono pronte due squadre di volontari per eventuali criticità improvvise. «Sorvegliati speciali» i bacini dell’Agno, del Chiampo, dell’Astico, del Muson dei Sassi e del Monticano.
L’altro fronte è sul litorale. Oggi il soffio del vento di Scirocco potrebbe dare origine a forti mareggiate e a onde di due o tre metri. A Venezia il Centro maree del Comune ha previsto un picco di 135 centimetri di marea alle 12. Si prospetta l’alzata del Mose, al debutto con condizioni avverse. Il meteo è sotto controllo costante sin dalle prime ore del mattino. Già nel tardo pomeriggio le condizioni dovrebbero migliorare. L’allerta cessa nelle prime ore di domenica notte.