Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Scuole chiuse in 18 comuni L’allarme-meteo spaventa
Valbelluna, Alpago e Feltrino: oggi pomeriggio attesa «bomba d’acqua»
Scuole chiuse in 18 comuni, eventi annullati: allarme maltempo in gran parte della provincia. Le previsioni dei giorni scorsi sono confermate: oggi sarà «allerta rossa» per alluvioni e frane. In più, si aggiungerà il vento, che ha cominciato a spirare forte già la scorsa notte e con raffiche previste fino a 130 chilometri all’ora in quota, soprattutto nella fascia prealpina. Uno scenario che richiama la tempesta «Vaia» dell’ottobre 2018.
«Un fronte meteo intenso sta attraversando il Veneto — ha detto l’assessore regionale alla Protezione Civile, Gianpaolo Bottacin, intervenuto ieri alla conferenza stampa delle 12.30 del governatore Zaia — Il picco di maltempo è atteso per domani (oggi, Ndr) specialmente nella zona della Peoggi, demontana e della Valbelluna, dove l’allerta è rossa».
Il picco del maltempo, inizialmente previsto nella serata di ieri, si avrà con tutta probabilità questo pomeriggio, a partire da mezzogiorno. Più a rischio la parte bassa della provincia, dove sono previsti acquazzoni violenti, con una media di precipitazioni di 150 millimetri e punte di 300 millimetri d’acqua fino alla mattinata di domani.
Un quadro preoccupante che ha spinto ieri pomeriggio la Prefettura a convocare un vertice con Provincia, vigili del fuoco, Protezione civile e Forze dell’ordine. Presenti anche Usl, Esercito e Ufficio scolastico territoriale e, in videoconferenza, diversi sindaci della Valbelluna.
Vista la situazione, si è alla fine optato per la chiusura,
delle scuole nei Comuni individuati come zona Vene– H (come da Dgr 1373 del 2014). Per la provincia significa i comuni di: Alano, Belluno, Cesiomaggiore, Chies, Alpago, Feltre, Borgo Valbelluna, Limana, Pedavena, Ponte nelle Alpi, Quero Vas, San Gregorio, Santa Giustina, Sedico, Seren del Grappa, Sospirolo, Soverzene, Tambre.
Intanto molti Comuni hanno già aperto i Coc (Centro operativo comunale). Ieri in mattinata il sindaco di Belluno, Jacopo Massaro (imitato poi da tutti i suoi colleghi) ha firmato un’ordinanza che impone «di non avvicinarsi a fiumi, torrenti e corsi d’acqua; di non sostare in prossimità di frane e smottamenti, di alberi, di zone a rischio di allagamento, come garage sotterranei o zone depresse; di rimuovere o assicurare con attenzione lamiere o strutture che potrebbero essere portate via dal vento recando pericolo per le persone e le cose; di interdire gli accessi al fiume Piave».
Sul fronte-viabilità, oltre alla chiusura degli accessi ai fiumi, Massaro sottolinea come «sarà controllata, anche con l’uso di sensori, l’altezza del Piave al ponte Bailey: se il livello diventasse preoccupante, procederemo alla sua chiusura, come previsto dal piano di Protezione civile».
Viste le previsioni meteo, la Provincia e Dolomitibus, d’accordo con il sindaco di Auronzo, hanno sospeso fino al 9 ottobre il collegamento bus numero n. 31 verso le Tre Cime di Lavaredo.
Vento forte
Sui monti previste raffiche a 130 chilometri l’ora Vietato l’accesso ai corsi d’acqua