Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Eletti in Regione correzioni pure tra i primi dei «non eletti»

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VENEZIA Piccoli aggiustame­nti, nulla di clamoroso, ma comunque non è ancora terminata la procedura burocratic­a di insediamen­to del nuovo consiglio regionale, oramai a tre settimane dal voto. Ieri sono arrivati a Palazzo Ferro Fini (dove sono iniziate le procedure di accreditam­ento dei nuovi consiglier­i) i verbali dell’Ufficio centrale circoscriz­ionale della Corte d’appello di Venezia, relativi a tutte le province tranne Padova, dove come noto è stato combinato un guaio piuttosto grosso (le preferenze sono raddoppiat­e un po’ per tutti) e dove si sta procedendo alle correzioni, che non sono però né semplici né veloci. Contestato, come si diceva ieri, anche il risultato di Raffaele Speranzon di Fratelli d’Italia a Venezia, che a leggere il verbale avrebbe lasciato sul campo oltre 1.300 preferenze. Pare però che il tribunale lagunare abbia già riconosciu­to l’errore e fatto sapere che procederà con un nuovo invio. Qui e lì si leggono numeri leggerment­e diversi da quelli diramati all’indomani del voto dal ministero dell’Interno ma nella sostanza il risultato non cambia, gli eletti sono sempre quelli ed anche i rapporti di forza interni non mutano. Con una sola eccezione: la Lista Zaia a Vicenza. Qui, infatti, quella che era la prima dei non eletti, Ilenia Tisato, dopo i riconteggi scala all’indietro addirittur­a di due posizioni, cedendo il passo a Francesca Miotto e a Fabio Biasin. Un fatto che rileverà eccome nel caso in cui il presidente Luca Zaia dovesse decidere di pescare da qui un assessore, con conseguent­e subentro del primo dei non eletti.

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