Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Imoco nella tana di una pantera che fu Bechis: «Le mie amiche vicine al top...»

Due scudetti in gialloblù ma domenica, a Brescia, sarà avversaria: «Ho sensazioni strane»

- M.V.

Con la maglia dell’Imoco ha vinto due scudetti nel 2018 e nel 2019, e anche una Coppa Italia. Tre trofei che racchiudon­o mille emozioni che Marta Bechis ha potuto vivere nelle sue tre esperienze con i colori gialloblù: la prima nel 2013, la seconda nel 2015 e infine quella dei primi successi arrivati nel biennio 2018-2019. Regista dal palleggio sopraffino, Bechis a Conegliano è una beniamina dei tifosi e ha lasciato un ricordo che va oltre i risultati sportivi, tanto che nelle varie sfide da ex non mancano mai gli abbracci e le chiacchier­ate con le ex compagne. Perché di fondo, Bechis a Conegliano è di casa e come lei stessa ammette, un pezzettino di cuore ce l’ha lasciato. Domenica però dovrà sfidare le sue ex amiche con la maglia della Millennium Brescia, consapevol­e di dover affrontare una specie di missione impossibil­e.

Bechis è pronta ad affrontare la sua ex Imoco?

«Diciamo che non è il massimo in questo momento per noi affrontare Conegliano. Sono una squadra rodata, anche se non credo ancora già nel pieno della loro forma. Questa ripartenza è complicata un po’ per tutti, forse un po’ meno per l’Imoco che è tra le squadre più forti del mondo».

Che sensazione sarà affrontare tante amiche?

«Come sempre vivrò un sacco di emozioni e di sensazioni. Ritrovo un club e delle giocatrici, ma soprattutt­o tante persone con cui sono stata davvero bene. Posso dire senza problemi che un pezzettino del mio cuore sia rimasto a Conegliano, dove ho potuto vivere emozioni, vittorie, momenti di gioia e anche difficili. Insomma tante cose che fanno curriculum».

Peccato non poter contare sul vostro pubblico?

«Giocare questo tipo di partite è ancora più difficile, perché affrontiam­o condizioni ben diverse da quelle a cui siamo abituate».

Come vedi questa nuova Imoco?

«È bello vederle giocare e credo che sia necessario fare i compliment­i alla società che è riuscita a iniziare un progetto con un gruppo ormai quattro anni fa e portarlo avanti in un’unica direzione. L’obiettivo di poter lavorare su un gruppo sempre completo con pochi cambi fin qui ha permesso loro di crescere. Lo si è visto anche con le nuove di quest’anno: è più facile inserirsi in un contesto già formato. Peccato che il covid le abbia fermate l’anno scorso, perché poteva essere una grande stagione per loro».

Parliamo un po’ della tua Millennium Brescia. Come va?

«Diciamo che è stato un inizio anomalo, dove speravamo tutti di poter fare un po’ meglio. Certo sappiamo che dobbiamo ancora lavorare tanto e soprattutt­o di qualità. Abbiamo ancora molti margini di migliorame­nto, perché siamo un gruppo completame­nte rinnovato rispetto alla scorsa stagione e quindi dobbiamo anche imparare a conoscerci».

Come si riesce a fermare una corazzata come Conegliano?

«Ci sono tanti modi per affrontare una squadra di questo genere. Noi dovremo farlo a cuor leggero. Dobbiamo essere consapevol­i che non sarà facile portare a casa un risultato positivo, ma vogliamo giocare la nostra partita e sperare che loro non sfoderino le solite grandi prestazion­e. Purtroppo noi non siamo al meglio nemmeno dal punto di vista fisico: non siamo al cento per cento, ci mancano delle giocatrici, ma non possiamo certo pensare di entrare in campo già sconfitte. Inutile giocare con la paura: scendiamo in campo e vediamo cosa può succedere».

Il posto delle fragole Ritrovo un club, delle giocatrici ma soprattutt­o tante persone con cui sono stata bene: un pezzo di cuore è rimasto da voi

Come abbattere il muro Vogliamo giocare la nostra partita e sperare che loro no sfoderino la migliore prestazion­e. Non sarà cosa facile

In cosa deve crescere la sua Brescia?

«Ci serve trovare un po’ di continuità, abbiamo giocato solo due partite per la sosta e in questo momento le amichevoli servono fino a lì per prendere il ritmo partita. Abbiamo avuto un livello altalenant­e, ma ho piena fiducia in questo nuovo gruppo e credo che potremo toglierci delle soddisfazi­oni da qui al termine della stagione».

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 ??  ?? Tre volte insieme
É stata una prima volta a Conegliano nel 2013. É tornata due anni dopo in maglia Imoco, nella stagione 2015. Poi ancora via e di nuovo in quella che considera un po’ casa, per vincere due scudetti (2018 e 2019) e una Coppa Italia. Ora Marta Bechis, alzatrice dalle mani d’oro, guida l’orchestra in formazione di Brescia, l’avversario di domenica
Tre volte insieme É stata una prima volta a Conegliano nel 2013. É tornata due anni dopo in maglia Imoco, nella stagione 2015. Poi ancora via e di nuovo in quella che considera un po’ casa, per vincere due scudetti (2018 e 2019) e una Coppa Italia. Ora Marta Bechis, alzatrice dalle mani d’oro, guida l’orchestra in formazione di Brescia, l’avversario di domenica

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