Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Ex Popolari «Io risarcita, torno a sperare»

Risparmiat­rice riceve l’anticipo Fir: «Lo darò ai nipoti»

- Nicoletti

PADOVA «Ero scettica. Invece i soldi sono arrivati. Quel bonifico sta ridando un po’ di fiducia a tanti soci azzerati». Parla Mirca Cecchin, la socia Bpvi di Galliera Veneta (in foto), tra i primi beneficiar­i dei rimborsi Fir.

PADOVA «Il telefono è tutto il giorno che è rovente. In tanti chiamano increduli, per sapere se è vero. Molti sono soci azzerati in attesa dei rimborsi. Spero che questo bonifico possa restituire un po’ di speranza a tante persone». La vita può avere una scossa anche grazie ad un bonifico bancario scoperto sul telefonino. Mirca Cecchin, ex assistente sanitaria in pensione di Galliera Veneta, nel Padovano, una vita spesa negli ospedali in Lombardia ma anche a Bassano e Cittadella, la ricevuta la mostra anche in bella copia, stampata su carta. L’estremo di pagamento ha come mittente Consap spa, la società del Tesoro che sta gestendo la partita rimborsi, e come causale del versamento «Pagamento Fir». È la prova nero sui bianco che in tanti attendono e che fa della signora Cecchin una dei primi risparmiat­ori veneti azzerati delle ex popolari, nel suo caso di Banca popolare di Vicenza, entrati nella tranche d’apertura di rimborsi pagati venerdì scorso dalla Commission­e tecnica del ministero dell’Economia, dopo il via libera ai ristori con la formula dell’anticipo del 40% sul rimborso stabilito dal Fir (il 30% del prezzo di acquisto delle azioni con un tetto di centomila euro).

La sorpresa di vedersi materializ­zare un esito promesso da tempo, a quattro anni dall’azzerament­o delle azioni e a tre dalla liquidazio­ne di Bpvi e Veneto Banca, resta forte. «Me ne sono accorta al mattino scoprendo sul telefonino la ricevuta del bonifico sul conto on-line - racconta lei -. Il presidente dell’associazio­ne Ezzelino, Patrizio Miatello, mi aveva avvertito che ero tra quanti avrebbero potuto ricevere il bonifico. Ma ha fatto comunque un certo effetto veder arrivare i soldi: aspettiamo da tre anni, in una giostra che non finiva mai. Ho chiamato le amiche, dicendo che avrei offerto loro un brindisi, e poi Miatello».

Mirca è tra i soci appoggiati­vagliate si all’associazio­ne Ezzelino e al tributaris­ta Loris Mazzon, che ha predispost­o le richieste di rimborso al Fir, scegliendo di portarsi avanti per tempo e di presentare le domande subito all’apertura dei termini, nell’agosto dell’anno scorso. Scelta che nei fatti ha pagato, facendo sì che quelle domande fossero tra le prime ad essere dalla commission­e tecnica; e ora una decina di risparmiat­ori sono nel lotto dei primi rimborsati. La signora Cecchin dice che sarà oggi all’assemblea dei risparmiat­ori che l’associazio­ne ha convocato a Curtarolo, vicino a Padova, presenti il ministro Federico D’Incà, il sottosegre­tario Alessio Villarosa e il presidente della commission­e bilancio del Senato, Daniele Pesco. «Ora possiamo dare una speranza concreta a tanti risparmiat­ori in difficoltà», dice Miatello. «Penso sia giusto esserci. Ero molto scettica anch’io sul risultato. È un modo per ringraziar­li: si sono impegnati tanto in questi anni, avanti e indietro da Roma».

Per intanto sul conto corrente ci sono 5.700 euro in più, anticipo dei 14 mila di rimborso Fir che le spettano, che si aggiungono alla cifra simile già ricevuta con la transazion­e di tre anni fa con la banca. L’anticipo lei dice di volerlo dividere tra i cinque nipoti, i figli dei fratelli, con le loro famiglie e i tanti pronipoti: «Cosa vuole, di figli non ne ho... Ho dato tanto al lavoro. Sono affezionat­a a questi ragazzi. Sono bravi, so che non li sprecheran­no».

Un anticipo che, facendo due conti, porta ad un investimen­to in azioni Bpvi di quasi 90 mila euro. «Mi fidavo del funzionari­o che mi seguiva e che mi ha spinto a diventare socia - dice Mirca -. Mi sono fidata molto. Mi invitava sempre tutti gli anni all’assemblea dei soci ma non sono mai andata. ‘Che ci vado a fare, non sono una grande azionista, io’, mi dicevo». Una storia già sentita altre volte: «Gli dicevo: ‘Guarda, non ne voglio sapere di rischi’. ‘Stai tranquilla’, era la sua risposta, ‘le banche non falliscono mai’. Ho vissuto questa vicenda con una grande delusione. Della banca ci eravamo sempre fidati: mio padre era un cliente storico e lo aveva sempre fatto ciecamente. Questa vicenda ci ha lasciato una grande delusione. Da allora sono diventata diffidente, fatico a fidarmi fino in fondo. E per fortuna sono riuscita comunque a vivere. Ma in tanti hanno perso tutto e sono nella disperazio­ne. Ora almeno arriva questo segnale».

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 ?? (Foto Bergamasch­i) ?? Tra i primi Mirca Cecchin, la risparmiat­rice di Galliera Veneta risarcita, mostra la ricevuta del bonifico Consap
(Foto Bergamasch­i) Tra i primi Mirca Cecchin, la risparmiat­rice di Galliera Veneta risarcita, mostra la ricevuta del bonifico Consap

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