Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Un quartier generale del soccorso»
Inaugurato all’ex caserma Toigo il nuovo comando provinciale dei vigili del fuoco. «Presidio fondamentale»
BELLUNO Undici anni di lavori, 12 milioni di euro il costo totale. È stato un parto lungo e difficile tra ritardi, ditte fallite e burocrazia asfissiante, ma alla fine nei locali dell’ex caserma Toigo è nato il nuovo comando provinciale dei Vigili del fuoco, inaugurato ieri mattina.Una palazzina nuova di zecca, con aule per la didattica e la formazione dei nuovi vigili; c’è la torretta di manovra; ci sono hangar per i mezzi e tutto quello che serve. «Uno spazio proiettato al futuro, per rispondere in maniera sempre più professionale al territorio» ha detto il direttore interregionale dei vigili del fuoco, Loris Munaro. «Questa nuova caserma è stata una tappa di montagna. Adesso è tutta discesa».
Ad assistere al taglio del nastro anche il sottosegretario all’Interno (con delega proprio ai vigili del fuoco) Carlo Sibilia. «Bene sapere che i vigili del fuoco possano operare all’interno di strutture adeguate, perché dobbiamo assicurare il meglio alle nostre forze migliori». Accanto a lui il ministro trichianese per i rapporti con il Parlamento Federico D’Incà, che ricorda come «il 9 ottobre 1963 i vigili del fuoco furono i primi ad arrivare sul Vajont, lavorando 60 giorni per recuperare oltre 1.200 corpi e salvare 60 persone. Questa caserma è un centro del corpo dei vigili del fuoco, Fabio Dattilo, che la nuova caserma l’ha vista nascere piano piano, quando era al comando dei pompieri bellunesi. «Ho collaudato questa caserma per più di dieci anni. Il recupero delle vecchie strutture della caserma Toigo non è stato facile, ma ora possiamo spostare il personale in uno spazio più consono». «Questa è stata la prima caserma oggetto di rigenerazione urbana da parte del Comune di Belluno, partita sotto l’amministrazione Prade», spiega il sindaco Jacopo Massaro «dal nostro arrivo ci siamo concentrati sulla riqualificazione non solo delle caserme - come la Piave, la Tasso e la Fantuzzi, destinata a diventare la cittadella della sicurezza -, ma sui palazzi della cultura, sui parchi, su tutto ciò che può migliorare l’offerta della nostra città».
Entro fine anno si sposterà qui anche la sala operativa del 115. «L’idea è di realizzare il nuovo Ccs (centro coordinamento soccorsi) in una delle vecchie baracche della Toigo spiega il consigliere provinciale delegato, Massimo Bortoluzzi - in modo da avere a disposizione un luogo di coordinamento tra i vari soggetti che operano in situazione di emergenza».