Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Urla, minacce e sassate sul treno: presi e denunciati
Prima gli schiamazzi e le urla, a infastidire le persone presenti sul convoglio proveniente da Montebelluna e diretto a Feltre. Poi le minacce al capotreno. Protagonisti della serata di follia, giovedì, un pluripregiudicato di Camposampiero (Padova) di 35 anni e un tunisino di 26anni, residente a Jesolo. Sono da poco passate le 18.30. A bordo del treno ci sono quasi esclusivamente pendolari. I due sono visibilmente alterati e cominciano proferire di tutto verso gli altri passeggeri, alzando la voce. Inoltre, a differenza di tutti gli altri, sono sprovvisti di mascherina. La capotreno li affronta, invitandoli a indossarla da indossare, come previsto obbligatoriamente dalle norme anti contagio, senza successo. Anzi, per tutta risposta i due cominciano ad inveire anche contro di lei, che non arretra però di un millimetro e li invita a scendere alla stazione di Quero Vas. Una volta fermato il treno il più giovane dei due, a detta di alcuni testimoni, scende dalla scaletta, mentre il 35enne estrae dalla tasca una bomboletta di spray al peperoncino, puntandola verso l’interno del vagone e contro la capotreno, che con un riflesso fulmineo riesce a chiudere le porte prima che i due possano risalire. Ma non è ancora finita. Prima di fuggire i balordi iniziano a lanciare sassi verso il convoglio, fino a mandare in frantumi un finestrino. Fortunatamente nessun passeggero rimane ferito. Nella notte la coppia di malviventi è stata individuata alla stazione di Feltre dai carabinieri di Quero. Immediata la perquisizione, da cui, oltre alla bomboletta, è emerso un taglierino. I due dovranno rispondere di violenza a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio, danneggiamento aggravato e porto ingiustificato di «oggetti atti a offendere». (m.g.)