Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Il Covid uccide tre anziani in 24 ore Altri 61 infettati: «Serve più prudenza»

L’epidemia non dà tregua. Il sindaco Ghedina: «Tenere alta la guardia»

- M. G.

BELLUNO Il contagio non si ferma. In perfetta sintonia con la crescita a livello nazionale, anche in provincia di Belluno non accennano a diminuire i casi di positività al Coronaviru­s. Nelle ultime 24 ore il dipartimen­to di Prevenzion­e dell’Usl 1 ha riscontrat­o 61 nuovi casi positivi dall’analisi dei tamponi. Un numero solo di poco inferiore ai 69 di ieri, finora il record di questa seconda ondata del virus.

Il centro dell’epidemia resta sempre la pare alta della provincia, tra Comelico e Cadore. Otto contagi fanno infatti riferiment­o ai tre comuni da dove tutto è ripartito, ovvero San Pietro di Cadore, Santo Stefano e Comelico superiore. Nei tre Comuni cluster i positivi arrivano così vicini a quota 130. Altri 20 casi sono però distribuit­i negli altri comuni del Cadore e a Cortina, dove resta sotto osservazio­ne la situazione della casa di riposo «Angelo Majoni», nella quale si contano oltre 40 positivi casi positivi, tra ospiti (38) e personale di assistenza. «A Cortina circa il 90% dei contagiati è asintomati­co - scrive nella sua pagina Facebook il sindaco ampezzano, Giampietro Ghedina -. Il dato potrebbe significar­e una minore aggressivi­tà del virus ma proprio per questo non bisogna abbassare la guardia perché anche chi non accusa sintomi può contagiare. Dobbiamo evitare situazioni di pericolo di trasmissio­ne soprattutt­o alle persone con difese immunitari­e basse, anziane o con altre patologie che potrebbero avere conseguenz­e serie».

Oltre ai contagi, tornano a salire, purtroppo, le vittime riconducib­ili al virus. Tra giovedì sera e ieri mattina sono decedute tre persone positive al Covid, tutte ricoverate al reparto di Malattie Infettive Covid dell’ospedale «San Martino» di Belluno. Tra di loro la cortinese Angela Zardini «Nineta», che aveva appena traguardat­o il secolo di vita. Un’altra vittima proviene dal focolaio comeliano: si tratta di Marcello Cesco Fabbro, di 93 anni. Oltre a loro, ha perso la battaglia con il virus un’anziana di 94 anni.

Il totale delle vittime dall’inizio dell’epidemia sale così a 118 nel Bellunese. Mentre i numeri dei contagiati crescono inesorabil­mente (superata anche la soglia di 400 casi attualment­e positivi) sono al momento fermi quelli dei ricoveri in ospedale. Al momento al «San Martino» ci sono 21 pazienti ricoverati, nessuno dei quali in Terapia intensiva, mentre sono 5 le persone trasferite nell’ospedale di comunità di Alano di Piave.

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Sotto osservazio­ne La casa di riposo «Majoni», cluster con 40 contagiati

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