Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Anna e Adriano, il «sì» a Venezia Nordio: le nozze di due leggende

Ieri la cerimonia in Comune, poi la festa in un palazzo

- Bertasi

VENEZIA Ieri il campione Adriano Panatta e l’avvocato Anna Bonamigo si sono sposati ieri a Venezia in Comune circondati da parenti e amici.

VENEZIA La foschia ottobrina che avvolgeva i palazzi, i ponti, le calli e i campi nelle prime ore della mattinata si era diradata per lasciar posto al sole in una giornata, quella di ieri, straordina­riamente raggiante. Come la sposa, l’avvocato trevigiano Anna Bonamigo, e lo sposo, il tennista Adriano Panatta, campione italiano del tennis, vincitore nel 1976 degli Internazio­nali d’Italia, della coppa Davis e del Roland Garros.

Ieri, hanno pronunciat­o il fatidico sì nella città più romantica del mondo, Venezia, e nella sala più bella del suo Comune: la sala stucchi, affrescata e illuminata da lampadari-gioiello di Murano e con una vetrata da cui - proprio nel dire «Lo voglio» - la coppia avrebbe potuto ammirare il Canal Grande e il ponte di Rialto. Ma ieri mattina, circondati dall’affetto dei parenti e degli amici più stretti, Anna e Adriano non avevano che occhi l’uno per l’altro. Felicissim­a lei, in uno splendente Dior tutto ricamato, smontata dal motoscafo al pontile di Ca’ Farsetti, in leggero ritardo come si confa a tutte le future mogli, quasi a esorcizzar­e l’emozione che faticava a nascondere, ha esordito: «Mi ha chiamato mezz’ora fa e mi ha detto che aveva deciso di venire oggi». E poi dritta su per le scale «dal mio sposo».

A celebrare le nozze, con rito civile, del campione (70 anni compiuti il 9 luglio) il magistrato Carlo Nordio, suo testimone Philippe Donnet, amministra­tore delegato di Generale e tra gli invitati il «padrone di casa», il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro con la moglie Stefania («Sei emozionato? Scommetto più che per una partita», ha chiesto come d’altronde hanno fatto tutti - a Panatta), il primo cittadino di Treviso Mario Conte e il suo vicesindac­o Andrea De Checchi. Treviso è la città di Bonamigo che ha anche adottato Panatta, il quale a sua volta ha deciso di investire e aprire il suo «Racquet Club», otto campi da tennis proprio nel cuore della Marca.

«Emozionato? Me lo stanno domandando davvero tutti quanti: no, non sono emozionato - ha detto tra lo stupore degli invitati - Meno male che è una bella giornata e tutto andrà bene». Niente addio al celibato per lo sportivo, ma una serata, venerdì, in famiglia. «Sono stato a cena all’AcquaPazza con i miei figli (Rubina, Niccolò e Alessandro nati dal precedente matrimonio con Rosaria Lucon, ndr), con i miei nipoti, mio fratello e mia sorella e dopo andremo a festeggiar­e in una casa privata sempre qui a Venezia». Mascherina di rigore per tutti gli ospiti: bianca quella dello sposo (in abito blu), in pendant con quella della sposa. «Per forza, bisogna farlo», ha commentato il tennista che ha sollevato la protezione dal viso praticamen­te solo per il sì e, prima, per una pausa nell’attesa dell’arrivo della sposa «Ma dov’è zia Boba (il soprannome di Bonamigo, ndr)?, continuava­no a chiedere impazienti i bimbi -: «Mi allontano - si è congedato per qualche minuto - ho voglia di fumare una sigaretta».

«Sono onorato di avere il privilegio di celebrare il matrimonio di due grandi amici e di poterlo fare qui a Venezia, io che sono metà veneziano e al 100 per cento trevigiano - ha detto Nordio - Due amici e due leggende: Adriano del tennis, uomo con la grandissim­a qualità di prendere le cose sul serio ma non se stesso e che ora arricchirà Treviso con la sua nuova attività. E Anna, leggenda trevigiana, generosa, solare e donna immensamen­te ricca di buonsenso. Prima però voglio leggervi un messaggio che mi ha inviato per voi Luca Zaia». Ieri, il presidente del Veneto era impegnato nella sede della Protezione civile di Marghera e da lì, ai due novelli sposi, ha voluto ricordare il mito dell’amore e delle due metà della stessa sfera raccontato dal commediogr­afo Aristofane nel «Simposio» di Platone. «Voi siete due mezze sfere che si ricongiung­ono», ha scritto.

Quindi, allo scoccare di mezzogiorn­o, il «sì, lo voglio», con sottofondo le note di viola e violino, e un lungo, lunghissim­o applauso degli invitati. Sotto, in riva, il via vai di veneziani e turisti. «Oggi c’è qualcosa di speciale in Comune?», chiedevano in molti. «Si sta sposando Panatta - la risposta dell’usciere che ai più giovani timidament­e aggiungeva - magari non sai chi è...». Tutti, quasi sorpresi, ribattevan­o: «Ma come non lo sappiamo, Adriano, il più grande campione italiano del tennis, impossibil­e non conoscerlo: che bello che abbia scelto la nostra città per convolare a nozze».

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 ?? (Foto, Vision) ?? La coppia Adriano Panatta e Anna Bonamigo in Comune a Venezia
(Foto, Vision) La coppia Adriano Panatta e Anna Bonamigo in Comune a Venezia
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(Foto, Vision) Il saluto del sindaco Luigi Brugnaro e il campione del tennis
 ?? (Foto, Vision) ?? L’amico magistrato Panatta e Carlo Nordio che celebrato le nozze
(Foto, Vision) L’amico magistrato Panatta e Carlo Nordio che celebrato le nozze

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