Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Il Prosecco Rosé debutta sui mercati
Treviso, in vendita 12 milioni di bottiglie: «Entusiasti». E c’è chi segna il tutto esaurito
TREVISO La prossima settimana debutta l’atteso Prosecco Rosé, la nuova versione delle bollicine trevigiane che punta a conquistare i mercati. Sono 12 i milioni di bottiglie che saranno poste in vendita, ma l’biettivo del Consorzio Doc è di arrivare a 50 milioni, il 15% dei volumi di vendita del vino-simbolo della Marca. Il presidente Stefano Zanette: «C’è grande fermento ed orgoglio», dice. E qualche cantina ha già segnato il tutto esaurito nelle prevendite.
TREVISO Dodici milioni di bottiglie, forse qualcuna in più. Le prime si potranno stappare la prossima settimana, anche se più di qualche enologo non ha resistito e ha già assaggiato le bollicine tinte di rosa.
C’è molta attesa per il battesimo del Prosecco Rosé, l’inizio di una nuova era alla quale si è giunti dopo un’estate dove i ribelli del Prosekar per poco non hanno fermato tutto.
«Entusiasti»
È radioso Stefano Zanette, presidente della Doc del Prosecco, che ha vinto la guerra più complicata della sua presidenza. «C’è fermento, tutti sono in attesa: siamo orgogliosi di esser riusciti a raggiungere l’obiettivo», dice mentre si appresta a presentare la bottiglia ufficiale del Consorzio. «All’esterno sarà nera – anticipa - così il vino si conserva meglio: daremo questo messaggio». L’iter è stabilito. Il giorno dopo la pubblicazione del nuovo disciplinare sulla Gazzetta Ufficiale dell’11 agosto gli imbottigliatori avevano dato il via alla spumantizzazione. Da lunedì Valoritalia, ente di controllo, passerà per le cantine a prelevare i campioni. Già verso il 15 ottobre dovrebbero arrivare le prime «fascette» da apporre al collo delle bottiglie per commercializzare quei Rosé che rispetteranno i parametri del disciplinare. Tra i primi a presentare il proprio Rosé ci sarà Giancarlo Moretti Polegato di Villa Sandi, consigliere nel cda della Doc. «È giunto il momento di gustare un prodotto che unisce la freschezza e le note floreali e fruttate del Prosecco – dice - combinate con le note di frutta rossa e di rosa tipiche del Pinot Nero».
Per ora la certezza è che una ottantina di cantine ha messo in produzione circa 90.000 ettolitri. Sono solo i primi, quelli che provengono dalle vasche della vendemmia 2019 di glera e pinot nero (che dovrà essere presente in un massimo del 15%). Per la vendemmia appena conclusa, invece, servirà attendere il primo gennaio per iniziare la spumantizzazione. Quindi, le bottiglie sono destinate ad aumentare: c’è già chi stima che si possa arrivare fino a 50 milioni in un anno; la Doc ipotizza che nel triennio il Rosé possa valere il 15% dei propri volumi complessivi.
Tutto esaurito
Ovviamente, però, serve prima attendere l’esito di un mercato che già in questo «primo lancio» è stimato valere ben oltre 50 milioni di euro.
I segnali sono positivi. «Siamo sold out, tutto è già venduto e i compratori hanno reagito bene: è un prodotto premium, che collochiamo ad una fascia di prezzo superiore del 20% rispetto alla Doc tradizionale», spiega Giorgio Polegato, che oltre a rappresentare i viticoltori per Coldiretti è anche titolare di uno dei big del settore, Astoria, azienda che presenterà il proprio Prosecco Rosé già durante il Giro d’Italia che farà tappa sulle colline di Conegliano e Valdobbiadene sabato prossimo, 17 ottobre. Ironia del destino, sarà dunque il territorio della Docg a mettere in mostra al mondo quelle bollicine che i viticoltori puristi (tra di loro la Fivi) vedono più come uno sfregio alla tradizione che non come un’opportunità di business.
Il mercato
I trend internazionali però sono chiari. Giampietro Comolli, presidente del Ceves (Centro studi analisi mercati consumi, ndr.): «Già lo scorso anno sono state vendute circa dieci milioni di bottiglie di Rosé a base glera», dice. «In tal senso ci si sta muovendo in tutto il mondo: anche il Cava ci sta lavorando e i produttori del sud della Francia stanno tenendo meglio il mercato rispetto allo Champagne».E per non perdere il traino della novità le cantine stanno già lanciando alcune iniziative di marketing. Carlo Paladin, proprietario insieme al fratello Roberto di Bosco del Merlo, annuncia una idea benefica.
Il debutto
«Con il nostro Prosecco Rosé hanno spiegato in azienda - sosterremo la campagna “Nastro Rosa” della Lilt, Lega italiana per la lotta contro i tumori, di Treviso». La prima degustazione pubblica sarà il 30 ottobre a Ca’ dei Carraresi. Il gruppo Schenk Italian Wineries che controlla l’azienda Bacio della Luna è pronto ad immettere sul mercato 20.000 bottiglie, già prenotate tutte dai canali horeca. Bottega sarà forse la prima azienda a mostrare al mondo il Rosé, la presenza negli aeroporti infatti genererà molta visibilità.
«La nostra versione si posizionerà al top di gamma», è sicuro il titolare Sandro Bottega. Anche Valdo avrà la sua linea. «L’etichetta si ispira al merletto veneziano», spiegano dall’azienda. La vie en rose può cominciare.
Moretti Polegato
È il momento di gustare un prodotto che unisce freschezza e note floreali del Prosecco con quelle di frutta rossa e di rosa tipiche del Pinot Nero