Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
In Treviso-Ostiglia una Via Crucis di 35 chilometri
Sarà allestita entro Pasqua sulla ciclabile nell’ex ferrovia. Tomasi: «Un percorso di amore»
TREVISO Una Via Crucis trevigiana per riscoprire l’anima e meditare, quattordici tappe che diventano momenti di raccoglimento nel verde, con altrettante pietre della Terra Santa e formelle che riprendono quelle della Via Dolorosa di Gerusalemme. È un percorso pedonale e ciclabile di 35 chilometri lungo la Treviso-Ostiglia quello che i promotori vorrebbero inaugurare entro Pasqua, per aggiungere alla promozione turistica e culturale del capoluogo un elemento spirituale.
L’itinerario parte dal convento francescano di Camposampiero e arriva al tempio di
San Francesco, nel centro della città: cinque ore a piedi o due in bicicletta toccando i Comuni di Loreggia, Piombino Dese, Trebaseleghe, Morgano e Quinto. Come il Cammino dei Papi di Belluno o il Cammino di Sant’Antonio a Padova, anche la Marca desidera accogliere i viandanti e accompagnarli nel loro percorso. Ma è anche un’occasione di turismo slow, lento e naturale.
Alla presentazione del «Cammino della Vita» hanno partecipato il vescovo di Treviso, monsignor Michele Tomasi, e il direttore della Custodia di Terra Santa Padre
Ibrahim Faltas. Il lancio è avvenuto in un contesto industriale, Open Dream sulla Noalese, il centro di logistica che in prospettiva vuole diventare un luogo di rilancio turistico. «La Via Crucis è un percorso di dolore e fatica ma anche di amore - ha detto il vescovo Tomasi -, non è un’invasione nel mondo laico ma un modo per creare un legame con l’anima e la vita vera». Le formelle in bronzo sono state realizzate dall’artista veronese Alessandro Mutto e raffigurano la Passione di Cristo, dal monte della condanna al Calvario, fino alla deposizione nella tomba che poi si scoprirà vuota, simbolo della resurrezione. Ognuna sarà accompagnata da un testo per riflettere (estratti della Divina Commedia di Dante e dei Promessi Sposi di Manzoni, frasi del Dalai Lama, di Luis Sepulveda, di Mark Twain e Kamil Norwid, di Papa Francesco, Papa Benedetto XVI e San Giovanni Paolo II). Il progetto dell’associazione «Cammino della Vita», presieduta dall’imprenditore Damaso Zanardo, cerca fondi per realizzare e valorizzare il cammino: «Vorremmo renderlo percorribile entro Pasqua, per poter offrire una Via Crucis lungo questa splendida passeggiata». La passeggiata sull’ex ferrovia Treviso-Ostiglia oggi si interrompe, sono stati realizzati 56 dei 118 chilometri, ma è uno dei progetti turistici su cui la Marca punta di più.