Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Orsero, stop a Milano Verona base per il Nord

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VERONA (m.s.) Vendita del magazzino di Milano e ampliament­o di cinquemila metri quadrati di quello a Verona. Quel magazzino (nella foto) che, toccando i ventimila metri quadrati, in Strada dell’Alpo, a due passi dal casello di Verona Sud, diventa il più grande centro italiano di Orsero. Davanti a Firenze, Roma, Bari e alle altre sedi. La multinazio­nale italiana, principalm­ente importatri­ce di ortofrutta per il 30, 35% banane e ananas - e con una grossa fetta d’import dal Centro America, investe nuovamente su Verona; e i motivi principali sono due.

Uno è «il suo essere un centro logistico del freddo molto sviluppato - spiega Tommaso Cotto, il manager della logistica e delle operazioni - perché, oltre ai grossi clienti, c’è la possibilit­à di appoggiars­i a trasportat­ori che fanno anche spedizioni specifiche veloci basate su piccoli quantitati­vi». L’altro è «la posizione strategica. Qui arrivano prodotti sia dai principali porti italiani, vedi Venezia, Genova, Livorno, sia dal Nord Europa. E l’autostrada permette di servire tutto il Nord Italia per poi spingersi fino al Sud».

Nel magazzino veronese lavorano circa 230 dipendenti, una trentina diretti legati alla direzione del magazzino o a specializz­azioni come il controllo qualità, e duecento legati a società terze di logistica, cui sono appaltate movimentaz­ione e confeziona­mento merce. In tutto, lì dentro, si realizza stoccaggio e distribuzi­one di oltre 350 referenze, per una media di cinquemila quintali al giorno di merce movimentat­a, e mille metri quadrati dedicati ai cosiddetti prodotti di quarta gamma — cioè l’ortofrutta fresca, lavata e confeziona­ta — per una capacità produttiva di trentamila vaschette al giorno. Durante il lockdown l’attività non si è mai fermata.

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