Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Leoni, ko onorevole contro i campioni

Pro14, altra bella prova del Benetton: regge un’ora poi vince il super-Leinster Confermati i progressi visti nell’esordio con l’Ulster

- Matteo Valente

Troppo Leinster per questo Benetton. I Leoni rimandano l’appuntamen­to con la prima vittoria della stagione dovendosi inchinare alla superiorit­à dei campioni in carica del Pro14 di Leinster. Non è bastata una gara gagliarda agli uomini di Kieran Crowley per arginare la forza e il talento degli irlandesi, che si confermano come la squadra da battere anche in questa stagione.

A parziale consolazio­ne il Benetton si può portare a casa gli applausi dei suoi mille tifosi, accorsi puntuali per non perdersi la prima partita dei propri beniamini dopo il lungo lockdown. Sette mesi di astinenza da rugby giocato e tifato, a cui è mancata soltanto la soddisfazi­one della vittoria o, almeno, la soddisfazi­one di strappare un punto di bonus difensivo contro i campioni in carica, che, alla fine dei conti, il Benetton avrebbe anche meritato per l’atteggiame­nto e la determinaz­ione mostrata negli ottanta minuti. E pure per la sfortuna di dover avuto fare i conti ancora una volta con l’arbitro Whitehouse, cui probabilme­nte Monigo piace pochino. Il fischietto incappa in un’altra serata che i tifosi non dimentiche­ranno dopo quella dell’anno scorso, inaugurata con tanto di fiscalissi­mo giallo sventolato sotto il naso di Tavuyara dopo appena dieci minuti. Anche per questo aspetto, esattament­e come una settimana fa, i Leoni sono costretti a essere protagonis­ti di una partita di rincorsa. E non potrebbe essere altrimenti, vista la caratura dell’avversario che prova ad imporre il proprio ritmo fin dai primi possessi sfruttando al meglio anche gli errori incredibil­i in fase di ricezione, che, di fatto, costano i primi due calci degli ospiti.

Il Benetton, dal canto suo, sfoggia ancora una volta un grande Garbisi in cabina di regia: l’ex Mogliano è protagonis­ta di una prova concreta e solida, reggendo il confronto con un formidabil­e Byrne. Dai suoi piedi partono i calci che valgono il doppio pareggio sul 6-6, a conferma di una qualità al piede che a Monigo non si vedeva da un bel po’. Così la gara scorre via con Leinster a fare la partita e Treviso a provare ad arginare o rispondere colpo su colpo: si arriva all’intervallo su un 1320 più che soddisface­nte. Anche perché, giusto in apertura di ripresa, ecco arrivare la meta del 18-20, che illude un po’ tutti ma non il Leinster, che sfodera una reazione da grandissim­a squadra, aiutata anche dalla meta tecnica fischiata ancora una volta dalla giacchetta nera gallese.

Nonostante questo, Treviso regge a testa alta il campo ed, esattament­e come a Belfast, fino all’ora di gioco se la batte alla pari contro la migliore della classe, confermand­o i progressi che si erano evidenziat­i anche all’esordio contro Ulster. Quando però si gioca contro i campioni in carica è necessario limitare gli errori, aspetto su cui Crowley e il suo staff dovranno sicurament­e lavorare nelle prossime settimane, quando il campionato si fermerà per lasciare spazio agli impegni delle nazionali. Ciò che non manca ai biancoverd­i, però, è la determinaz­ione e la faccia tosta che porta all’assalto finale con Lucchesi a schiacciar­e oltre la linea la meta dell’illusorio 25-30, che avrebbe garantito il punto di bonus. Ma è Molony a distrugger­e le speranze biancoverd­i e a lasciare i Leoni, anche questa volta, a bocca asciutta con la marcatura che chiude i giochi negli ultimi minuti.

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(Foto Benetton Rugby) Oltre la linea La meta di Sebastian Negri, terza linea dei biancoverd­i, nel primo tempo del match contro i campioni del Leinster

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