Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Pop, dal Geox al Vinile un autunno silenzioso
Musica Concerti annullati in locali e club: le normative antivirus rendono quasi impossibili le esibizioni. Gli organizzatori: «I posti non sarebbero sufficienti per coprire i costi»
Niente rock o pop, niente elettronica né rap: l’autunno in Veneto sarà il più silenzioso di sempre. I club che da decenni portano l’emozione dei grandi live nella regione, dopo la chiusura primaverile, sono costretti ad alzare bandiera bianca anche per la nuova stagione.Il motivo è sotto gli occhi di tutti. Le restrizioni per la musica dal vivo operate dalle normative anti-Covid impediscono che si possa solo pensare ad una capienza tale da non far andare in rosso, a priori, il costo della serata. In più, il distanziamento sociale nelle strutture dei club è pressoché impossibile da mantenere.
Il risultato, in ogni caso, è che non riapriranno luoghi cult come lo storico New Age di Roncade, Treviso, e neppure il nuovo Hall di Padova, città che perde la programmazione musicale anche del Gran Teatro Geox, mentre da giugno non si hanno più notizie del Vinile di Rosà, Vicenza. Afterhours, Francesco De Gregori, Subsonica, Carmen Consoli, Kasabian, Anthrax, Uriah Heep, Porcupine Tree, ma anche Coez, Salmo, Thegiornalisti, Max Gazzè, Francesca Michielin: la lista degli artisti che, in 25 anni di programmazione hanno suonato al New
Age, è infinita e stellare. Il locale trevigiano era diventato un punto di riferimento per tutt’Italia tanto che difficilmente tournée di un certo peso non avevano fissato qui una data. Dopo l’azzeramento della stagione primaverile a causa della pandemia, si sarebbe sperato in un riavvio almeno per la stagione autunnale ma la direzione del locale ha fatto sapere che, per la prima volta, le porte del New Age non si riapriranno neppure questo autunno. «Non sappiamo se e quando riapriremo, di certo sappiamo che nell’attuale condizione è impossibile per noi pensare di farlo – ha detto il titolare del
locale Luca Bogoni in una recente intervista - la capienza ridotta del locale non ci consentirebbe di adattarlo con dei posti a sedere che non sarebbero sufficienti nemmeno a coprire i costi».
Stessa situazione per l’Hall di Padova, comunicata con disperata schiettezza su Facebook dall’organizzazione. «Esattamente due anni fa, era il 5 ottobre 2018, inauguravamo Hall – scrive Simone Fogliata - sembrava una bella idea aprire un live club grande, con una capienza importante e un bel palco. Col senno di poi finalmente lo possiamo dire: bell’idea del c **** ». Riapertura impossibile, nonostante gli sforzi. «Stavamo pure provando in questi giorni a buttare giù una bozza di programmazione ai tempi del Covid, con i posti a sedere, concerti più o meno acustici, stand up comedy, spettacoli teatrali – continua Fogliata ma a quanto pare ci saranno delle limitazioni tali nel nuovo DPCM che non ci permetteranno nemmeno di provare ad aprire».
A Padova perfino il Gran Teatro Geox ha rimandato l’intera programmazione musicale del 2020 (Procol Harum, Opv, Pfm, Rock Opera, Gregory Porter) spostando tutto al prossimo anno, in attesa di sviluppi nel campo delle normative. Stessa cosa per New Age e Hall che, al momento, hanno già fissato al 2021 diversi live. Si sono invece perse le tracce del Vinile Club di Rosà, storico locale aperto nel 1974, che non aggiorna il calendario dal mese di giugno.