Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Neve (a sorpresa) anche a bassa quota sulle Dolomiti Ma all’anticipo d’inverno seguirà il sole. Allerta ghiaccio

- (m.g.)

BELLUNO

Sulle Dolomiti, quest’anno, l’inverno ha giocato d’anticipo, cogliendo impreparat­o anche un gregge di pecore. Nel secondo weekend di ottobre la neve è scesa copiosa anche in fondovalle. La perturbazi­one di domenica ha fatto comparire la neve anche a 1.000 – 1.200 metri. Un apporto di neve fresca che varia tra i 40 e i 60 cm oltre i 2.000 metri. Neve non solo in alta quota. Anche sulle Prealpi è nevicato parecchio: nel Vicentino sono scesi fino a 40 centimetri di neve a 1.600 metri, mentre sulle Prealpi bellunesi e veronesi l’apporto è stato inferiore (20 cm). Sommando la neve fresca a quella già caduta nei giorni precedenti si raggiungon­o già quantitati­vi ragguardev­oli, anche se non eccezional­i in senso stretto. Arpav ricorda infatti che, ad esempio, la neve a 1.200 in questo periodo aveva già fatto capolino, in Agordino, anche nel 2014, 2004, 2001 e 1995. L’arrivo della neve fa ben sperare appassiona­ti e operatori dello sci, nonostante le preoccupaz­ioni per la situazione epidemiolo­gica in rapido peggiorame­nto e l’incertezza riguardo la prossima stagione invernale. Ma non ci si fanno grandi illusioni. Fino a giovedì ci aspettano giornate all’insegna del bel tempo, e sui versanti soleggiati (è sempre Arpav a indicarlo) la neve se ne andrà presto. Nelle zone all’ombra però non subirà variazioni e si candida a restare lì per tutto l’inverno. Aiutata anche, in questo senso, dal moderato vento in arrivo da nord-est che favorirà gli accumuli nevosi. Ma che farà anche ghiacciare la superficie della neve già al suolo, creando lastroni ghiacciati ma instabili e facili alla rottura. Situazioni da tenere bene a mente dagli appassiona­ti di escursioni, che sono invitati ad aggirarli, senza camminarvi­ci sopra.

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