Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Scattata la campagna contro l’influenza, sindaci in coda a fare il vaccino «Essenziale per distinguerla dal Covid»
TREVISO Hanno dato il buon esempio i sindaci: tutti in fila per fare il vaccino anti-influenza. Ieri, nel primo giorno di campagna di prevenzione dell’Usl 2, al Ca’ Foncello si sono presentati i primi cittadini: da Treviso a Ponte di Piave, da Silea a Casale, da Colle Umberto a Roncade.
Quest’anno il vaccino diventa ancora più importante delle scorse stagioni: permetterà infatti al paziente e al medico di identificare prima i sintomi da Covid che si sovrappongono con quelli più tradizionali come febbre, tosse e fatica respiratoria. «Abbiamo creato una squadra forte, un rapporto costante, una catena importante fra medici e territorio» hanno sottolineato le sindache Paola Roma e Lisa Tommasella, in rappresentanza dei colleghi. «I primi cittadini, durante l’emergenza, hanno dato dimostrazione di cosa significhi lavorare insieme, il modello veneto ha funzionato anche grazie a questa collaborazione 24 ore su 24, alla sanità pubblica e ai volontari» ha aggiunto Mario Conte, presidente Anci.
L’Usl 2 ha acquistato 210 mila dosi di vaccino da distribuire alla popolazione over 60 (fino all’anno scorso era gratuito per gli over 65) e alle persone con patologie che possono essere debilitate dall’infezione influenzale: l’iniezione verrà fatta dai medici di base nei propri ambulatori o in una delle 65 sedi messe a disposizione dai Comuni, fra palestre e spazi collettivi e anche col montaggio di tende e gazebo per le vaccinazioni più numerose.
Si comincia con i più anziani, gli over 65, che potranno accedere tramite appuntamento entro la fine di ottobre, mentre da novembre tocca alla fascia 60-64 anni nelle giornate di sabato in otto strutture dedicate (c’è anche il Sant’Artemio, messo a disposizione dalla Provincia).
Per le vaccinazioni, ogni distretto e ogni presidio ha indicato date e orari precisi che si trovano sul sito dell’Usl 2, fasce entro le quali prenotare la prestazione per sentirsi più sicuri durante il periodo di picco epidemico: la protezione permette non solo di discernere i sintomi Covid, ma evitare quell’infortunio fastidioso (e rischioso per chi ha patologie pregresse) che può diventare una semplice influenza.
Il sindaco di Casale sul Sile Stefano Giuliato ha sottolineato che nel suo Comune la campagna è già partita e nel primo giorno sono state fatte 980 vaccinazioni; altre seicento a Maserada. Anche nelle case di riposo il vaccino anti pneumococco ha già cominciato ad arrivare.
Le fasce d’età
Si comincia con gli over 65, mentre da novembre toccherà ai 60-64enni
I primi Comuni
In un giorno fra Casale e Maserada sono state immunizzate quasi 1.600 persone