Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Canova, dopo un mese esatto i primi banchi del ministero
Oggi i primi 700, ma in città ne mancano a centinaia
TREVISO Un mese esatto dopo l’inizio della scuola c’è ancora chi li aspetta, i famosi «banchi del ministero».
Erano l’oggetto del desiderio di agosto, hanno cominciato ad arrivare a metà settembre, e a metà ottobre ne mancano a centinaia. Al liceo classico Canova li riceveranno oggi: 700 nuovi banchi di dimensioni ridotte (ma senza rotelle, quelli li hanno presi in pochi) per garantire un migliore distanziamento fra i ragazzi. Già l’istituto ha provveduto a organizzare le classi in modo da mantenere il metro e mezzo fra ogni studente con i banchi già in dotazione, e ora si potrà procedere alla strategia confezionata a settembre. «I nuovi arredi andranno in una trentina di classi sulle 54 che abbiamo formato quest’anno – spiega la dirigente Maria Rita Ventura -. Abbiamo garantito la didattica in presenza a tutti gli alunni con grandi sacrifici, i vecchi banchi sono stati adagiati alle pareti, utilizzandoli a coppie, abbiamo trovato delle soluzioni efficaci rispettando le regole, ma con quelli nuovi riusciremo ad avere un distanziamento ancora maggiore». La consegna avviene proprio nel momento dello scampato pericolo, in cui viene esclusa la didattica a distanza per le scuole superiori: «Per gli alunni del primo ciclo la lezione in presenza è imprescindibile – continua Ventura -. Per i più grandi sarebbe più facile, ma certamente la lezione frontale è più ricca».
Già il resto è limitante, con la riduzione dei lavori di gruppo e lo stop alle uscite didattiche. «Le regole vengono rispettate a scuola e nel piazzale per ingressi e uscite, i ragazzi ora usano la mascherina – chiude la dirigente -; mi segnalano però altre criticità che riguardano la capienza dei mezzi di trasporto». Gli assembramenti sui mezzi pubblici, dunque, sembrano essere ancora un problema. (s.ma.)