Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Il Coni: «Dobbiamo lavorare di più sulla sicurezza»
TREVISO Chiusi in casa per pericolo di contagio: sono 2.505 i trevigiani in isolamento domiciliare. Gli stessi numeri di metà aprile, quando la Marca e l’Italia erano bloccate dal lockdown totale. Ma gli altri numeri sono molto diversi. Solo 54 di loro hanno evidenziato nella giornata di ieri sintomi da coronavirus, gli altri li hanno avuti e sono guariti, o per la maggior parte sono contatti di soggetti positivi che devono rispettare le misure precauzionali: gli screening di massa scovano anche i soggetti con bassa viralità. In ospedale sono ricoverate 42 persone, nessuna in terapia intensiva, mentre quattro mesi fa negli ospedali c’erano più di 150 persone e una ventina richiedevano trattamenti per la respirazione assistita. Sono numeri diversi, ma il virus circola oggi come allora.
La Marca tallona Verona per il record di quarantene, che significa intensità del tracciamento sanitario ma significa anche diffusione del Covid. Un altro record però è stabilmente trevigiano: quello dei soggetti attualmente positivi: 1.374 trevigiani sono monitorati dall’Usl 2.
In mezza giornata l’azienda sanitaria ha certificato 50 nuove positività e continua il trend negativo del mondo dello sport: sei positivi in tre squadre di calcio, una delle quali di calcio amatoriale, un altro contagiato nel cluster del Basalghelle (che sale a 11 contagi). Purtroppo è diventato questo il nodo dell’ultima settimana e sono già sei le squadre trevigiane che in tre giorni hanno riscontrato casi di Covid fra i giocatori.
La preoccupazione corre fra le società e il delegato del Coni trevigiano Giovanni Ottoni lancia un appello a mantenere alta la guardia: «Se continuano i contagi significa che non ci siamo ancora con la sicurezza, per garantire tutti è necessario prendere delle misure ulteriori per capire come agire nel futuro più immediato, altrimenti i provvedimenti saranno sempre più restrittivi».
Dal Giro d’Italia alla Serie A di Calcio con il campione Cristiano Ronaldo, il Covid non risparmia nessuno: «Le società mi riportano grande preoccupazione, chi pochi giorni fa stava
I casi Anche ieri registrati sei nuovi positivi in 3 squadre di calcio