Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Rimane incastrato nell’elevatore mentre taglia le piante: operaio grave

- Silvia Madiotto

bene ora risulta positivo – riflette Ottoni – e questo mette in discussion­e tutta l’attività, sia amatoriale che profession­ista. Lo sport fa bene alla salute, è importante anche per prevenire altre patologie, ma per tutelare la salute è necessario escludere anche i rischi da contagio. Se facendo sport mi ammalo, viene a cadere anche la prima condizione».

TREVISO Grave incidente sul lavoro ieri mattina a Mogliano Veneto. Un uomo, C.D. Di 50 anni, è rimasto ferito mentre stava potando le piante nel giardino di un’abitazione privata in via Trento. L’uomo, residente a Marcon e dipendente di un’azienda florovivai­stica, sarebbe rimasto incastrato nel cestello elevatore su cui stava operando con una motosega in mano. L’incidente sarebbe avvenuto mentre il carrello era in fase di discesa, ormai a contatto con il suolo, e pare che l’operaio si sia ferito all’altezza dell’ascella con lo strumento di lavoro. Allertati dai presenti sono subito giunti medico e infermieri del Suem 118, i tecnici del nucleo Spisal dell’Usl 2 e i carabinier­i di Mogliano. L’operaio è stato trasportat­o d’urgenza al Ca’ Foncello dove verserebbe in gravi condizioni. La prognosi è riservata. (a.r.t.)

TREVISO Furto aggravato, violenza privata e minacce. Sono le accuse di cui dovranno rispondere davanti al giudice un 37enne e un 22enne condotti ieri nel carcere di Santa Bona dai carabinier­i di Conegliano come disposto dal Gip del Tribunale di Treviso.

A loro i militari sono arrivati al termine di un’indagine partita a giugno. Sabato 27 due uomini avevano rubato alcune bottiglie di liquori e generi alimentari dal supermerca­to Prix di Conegliano riuscendo a non farsi fermare. Il giorno dopo erano tornati per ripetere il colpo, ma il responsabi­le del punto vendita li aveva intercetta­ti e fermati. Di fronte a quell’ostacolo i due ladri avevano abbassato la mascherina dell’uomo, minacciand­olo di «pestarlo a sangue» se li avesse denunciati dato che ora conoscevan­o la sua faccia.

A quel punto i due avevano continuato a impossessa­rsi di altra merce, costringen­do il responsabi­le a lasciarli fare e attraversa­ndo poi le casse con fare spavaldo, esibendo platealmen­te quanto avevano preso con tanto di invito ai presenti a chiamare pure le forze dell’ordine. Cosa che di fatto è poi avvenuta. I carabinier­i hanno dunque raccolto una serie di elementi poi presentati alla Procura che ha avanzato richiesta di custodia cautelare in carcere per i due. Una misura accolta dal Gip considerat­a la sfrontatez­za e la capacità criminale dei due malfattori, la violenza dimostrata e quindi anche il rischio di reiterazio­ne del reato presso altri esercizi commercial­i. (a.r.t.)

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