Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Rimane incastrato nell’elevatore mentre taglia le piante: operaio grave
bene ora risulta positivo – riflette Ottoni – e questo mette in discussione tutta l’attività, sia amatoriale che professionista. Lo sport fa bene alla salute, è importante anche per prevenire altre patologie, ma per tutelare la salute è necessario escludere anche i rischi da contagio. Se facendo sport mi ammalo, viene a cadere anche la prima condizione».
TREVISO Grave incidente sul lavoro ieri mattina a Mogliano Veneto. Un uomo, C.D. Di 50 anni, è rimasto ferito mentre stava potando le piante nel giardino di un’abitazione privata in via Trento. L’uomo, residente a Marcon e dipendente di un’azienda florovivaistica, sarebbe rimasto incastrato nel cestello elevatore su cui stava operando con una motosega in mano. L’incidente sarebbe avvenuto mentre il carrello era in fase di discesa, ormai a contatto con il suolo, e pare che l’operaio si sia ferito all’altezza dell’ascella con lo strumento di lavoro. Allertati dai presenti sono subito giunti medico e infermieri del Suem 118, i tecnici del nucleo Spisal dell’Usl 2 e i carabinieri di Mogliano. L’operaio è stato trasportato d’urgenza al Ca’ Foncello dove verserebbe in gravi condizioni. La prognosi è riservata. (a.r.t.)
TREVISO Furto aggravato, violenza privata e minacce. Sono le accuse di cui dovranno rispondere davanti al giudice un 37enne e un 22enne condotti ieri nel carcere di Santa Bona dai carabinieri di Conegliano come disposto dal Gip del Tribunale di Treviso.
A loro i militari sono arrivati al termine di un’indagine partita a giugno. Sabato 27 due uomini avevano rubato alcune bottiglie di liquori e generi alimentari dal supermercato Prix di Conegliano riuscendo a non farsi fermare. Il giorno dopo erano tornati per ripetere il colpo, ma il responsabile del punto vendita li aveva intercettati e fermati. Di fronte a quell’ostacolo i due ladri avevano abbassato la mascherina dell’uomo, minacciandolo di «pestarlo a sangue» se li avesse denunciati dato che ora conoscevano la sua faccia.
A quel punto i due avevano continuato a impossessarsi di altra merce, costringendo il responsabile a lasciarli fare e attraversando poi le casse con fare spavaldo, esibendo platealmente quanto avevano preso con tanto di invito ai presenti a chiamare pure le forze dell’ordine. Cosa che di fatto è poi avvenuta. I carabinieri hanno dunque raccolto una serie di elementi poi presentati alla Procura che ha avanzato richiesta di custodia cautelare in carcere per i due. Una misura accolta dal Gip considerata la sfrontatezza e la capacità criminale dei due malfattori, la violenza dimostrata e quindi anche il rischio di reiterazione del reato presso altri esercizi commerciali. (a.r.t.)