Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Si continua a morire di virus: due vittime

A Cortina anziana di 89 anni, al «San Martino» donna di 66. Altri 31 positivi, la metà nelle Case di riposo

- M. G.

BELLUNO Non siamo, per fortuna (ancora) ai livelli di marzo e aprile scorsi, ma di certo il coronaviru­s in provincia sta tornando con violenza. E ricomincia a fare davvero paura. Nelle ultime 24 ore il Dipartimen­to di Prevenzion­e dell’Usl 1 «Dolomiti» ha conteggiat­o altri 31 casi positivi, col totale di soggetti attualment­e contagiati che ormai si avvicina a quota 550. E se è vero che l’età media dei contagiati si è abbassata rispetto a sei o sette mesi fa, il risultato è purtroppo sempre lo stesso: a morire di Covid-19 sono gli anziani.

Altri due, ieri, hanno perso la loro battaglia, portando il totale delle morti per l’epidemia in provincia a 121. La prima vittima è la cortinese Sonia Alverà De Gaspero, 89 anni, ricoverata nel reparto di Pneumologi­a Covid dell’ospedale «San Martino» del capoluogo. La seconda, una donna di 66 anni, la paziente ricoverata da domenica scorsa in Terapia intensiva, sempre nell’ospedale del capoluogo.

Insomma, la fascia di popolazion­e più avanti con l’età è quella che desta più preoccupaz­ione e resta sotto osservazio­ne. Soprattutt­o gli anziani ospiti delle Case di riposo. Quasi la metà dei casi positivi venuti alla luce ieri, fa sapere l’Usl 1, è riferita a «tre centri di servizio (leggasi Case di riposo,

Scuole colpite Ben 38 classi in provincia hanno almeno un contagiato fra prof e studenti

Zone nei guai Sempre Comelico, Cadore e Ampezzo: potenziato il «drive-in» a Tai

Ndr) del territorio. Come da prassi, in queste strutture, saranno condotti tutti gli accertamen­ti previsti dal protocollo e le conseguent­i azioni di isolamento, quarantena e sanificazi­one. Per il resto, un solo caso è riferito ai Comuni del Comelico (San Pietro e Santo Stefano di Cadore più Comelico Superiore) e otto all’area del Cadore».

Sotto la lente la situazione della Casa di riposo «Dottor Angelo Majoni» a Cortina, alle prese con un vasto focolaio che ha coinvolto quasi la metà degli ospiti e 17 operatori. «Fortunatam­ente il 90% dei positivi è asintomati­co — tira un sospiro di sollievo il sindaco di Cortina, Gianpietro Ghedina — ma purtroppo il virus è aggressivo e gli ospiti più anziani o in precarie condizioni fisiche pagano il prezzo più grande».

Per il resto la situazione è sotto controllo. «Non posso che rinnovare l’invito a rispettare tutte le norme anti-contagio» prosegue il primo cittadino ampezzano che puntualizz­a: «C’era grande preoccupaz­ione per il rischio di contagi portati dai turisti, invece poi scopriamo che siamo alle prese con un focolaio proprio durante la bassa stagione. Il virus si diffonde velocement­e, anche in ambito familiare».

Stabile, invece, la situazione negli ospedali. Sono 32 in totale le persone ricoverate e positive al coronaviru­s: 26 a Belluno e 6 a Feltre. Nessuno di loro è in area critica.

Il virus circola anche nelle scuole. Ad oggi 38 le classi scolastich­e con almeno un caso positivo. Buona parte nell’area del Comelico-CadoreAmpe­zzo. Così l’Usl 1 ha potenziato l’offerta di tamponi nel «drive-in» di Tai a Pieve di Cadore. Contestual­mente potenziato il team medico Covid a scuola, attivando un canale diretto di comunicazi­one delle attività scolastich­e.

E per fronteggia­re la recrudesce­nza dell’emergenza-Covid, l’azienda sanitaria dolomitica cerca infermieri. Aperto un apposito bando per formazione di elenchi di infermieri disponibil­i ad assumere incarichi di natura libero-profession­ale. I requisiti richiesti la laurea infermieri­stica e l’iscrizione all’Albo. Per gli infermieri in pensione, grazie alla collaboraz­ione con l’Ordine, è prevista una procedura semplifica­ta per l’iscrizione. Per informazio­ni telefonare alla segreteria amministra­tiva dell’Usl al 043730466 o mandare una email a segreteria@opibelluno.it. Il bando è consultabi­le sul sito www.aulss1.veneto.it – sezione concorsi e avvisi.

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Sono 32 i degenti in provincia per infezione da coronaviru­s
Ricoveri stabili Sono 32 i degenti in provincia per infezione da coronaviru­s

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