Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Luci su Fahr, Omoruyi e Butigan L’Imoco è (anche) millennial
Sono la «new generation» delle Pantere: il presente e il futuro di Conegliano
Chiamatela pure «new generation Imoco». E non parliamo delle stelle che tutti già conosciamo bene, da Asia Wolosz a Robin De Kruijf, passando per Moki De Gennaro a Rphaela Folie. Ma dei nuovi talenti arrivati quest’estate e che hanno già dato modo di mostrare le qualità che le hanno portate nella squadra campione del mondo: Sara Fahr, Loveth Omoruyi e Bozana Butigan. Tutte e tre accomunate da un importante dato della propria carta d’identità alla voce data di nascita: il nuovo millennio.
La più giovane è Omoruy, classe 2002, arrivata nell’organico dell’Imoco dopo i tre anni passati al Club Italia Crai, due in A2 e uno in A1 nel 2018/19, ma già nell’orbita gialloblù, visto il tesseramento con l’Imoco Volley Pool Piave San Donà da un anno. Punto fermo delle nazionali giovanili, Omoruyi ha vinto nel 2017 l’oro agli Europei Under 16 e nel 2018 una doppietta di medaglie con la conquista dell’argento dell’Europeo Under 17 a Sofia con il premio di miglior schiacciatrice e dell’oro europeo under 19 in Albania, titolare nonostante la giovane età. La scorsa estate ha conquistato l’argento sia al mondiale under 19 che al mondiale under 18 in Egitto con la palma di miglior schiacciatrice del torneo. Domenica è stata protagonista del 3-0 su Brescia all’esordio in Serie A1 con la maglia delle Pantere dell’Imoco Volley. Per la schiacciatrice di Lodi 8 punti con 1 ace e il 44% in attacco.
L’altra sorpresa, ma solo per i non addetti ai lavori, della trasferta bresciana è stata la centrale croata Bozana Butigan, la più «anziana» delle tre stelline della «new generation» gialloblù: classe 2000, ex haok Mladost Zagreb e nazionale croata, Butigan si è messa in luce sotto gli occhi di Daniele Santarelli nelle uscite con la nazionale. Un’ulteriore conferma del «ponte» privilegiato tra il club gialloblù e la Croazia, territorio vicino all’Imoco Volley sia dal punto di vista tecnico, con Daniele Santarelli che allena le Pantere e la nazionale croata, sia societario visto che il presidente Piero Garbellotto, dal 2018, ha un ramo della sua azienda di produzione di botti con sede proprio in Croazia, a Kutina. Per la centrale, che per la gara di domenica scorsa ha preso il posto di Robin De Kruinf, a Montichiari 9 punti con 4 muri, 2 aces e il 60% in attacco.
E infine ecco la gemma del mercato estivo dell’Imoco: Sara Fahr, classe 2001 e autentico pilastro del futuro del volley femminile. Ha il doppio passaporto italiano/tedesco ed è ormai nonostante la giovane età una pedina fissa della nazionale italiana con cui ha vinto l’argento mondiale nel 2018 e il bronzo europeo nel 2019. Dalla prima giornata di campionato, l’ex Bisonte ha sostituito egregiamente Raphaela Folie, stupendo per efficacia di rendimento, costanza e crescita, e offrendo un feeling con Wolosz che non può che far sognare. Solo a Montichiari ha chiuso con 15 punti, 4 muri, 2 aces e il 75% in attacco su 12 colpi. Ma nelle quattro gare fin qui disputate i numeri sono incredibili: 50 punti, 7 aces, 10 muri e 70 per cento di efficienza offensiva.
Meglio di Fahr, statisticamente parlando, c’è solo Paola Egonu: il diamante di questa Imoco, che sulla carta d’identità porta scritto 1998. Già 22 anni, per la giocatrice che per tutti è ormai l’opposto più libero del mondo.Insomma, il presente e il futuro continua a parlare di Imoco, che questa sera si godrà il turno infrasettimanale del campionato in divano: le Pantere hanno già messo nel mirino la sfida di domenica prossima a Perugia contro la ex Serena Ortolani.
La forza dei vent’anni Giovanissime, tutte nazionali e già nel gioco delle gialloblù: sorprese gradite d’inizio stagione