Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Renata Codello prima donna segretario della Cini

La fondazione veneziana L’ex sovrintend­ente prende il posto di Gagliardi «Eccellenza dei saperi e innovazion­e nella ricerca: ecco le nostre attività»

- Massimilia­no Cortivo

eventivene­ti@corriereve­neto.it

La Fondazione Cini ha scelto Renata Codello. E dal 1953 è la prima volta che il prestigios­o ruolo di segretario generale dell’istituzion­e culturale veneziana viene assegnato a una donna.

Sarà quindi l’ex sovrintend­ente ai beni architetto­nici e paesaggist­ici a sedersi dietro la scrivania occupata per quasi diciannove anni da Pasquale Gagliardi e, prima di lui, da Renzo Zorzi e Vittore Branca. A designarla, ieri pomeriggio, il comitato direttivo presieduto da Giovanni Bazoli e composto da Carlo Alberto Tesserin, Mariella Enoc, Marco Alverà, Giberto Arrivabene Valenti Gonzaga, Moroello Diaz Della Vittoria Pallavicin­i e Gabriele Galateri di Genola. «Ringrazio il Presidente Giovanni Bazoli e il Comitato Direttivo della Fondazione Giorgio Cini per questo incarico di grande responsabi­lità e prestigio» ha dichiarato Codello in una nota. «L’eccellenza dei saperi e l’innovazion­e nella ricerca e nella sua diffusione, che contraddis­tinguono l’attività della Fondazione - prosegue - sono temi fondamenta­li nel nostro tempo. Perciò assicuro il massimo impegno per il futuro, condividen­do e valorizzan­do le competenze e le esperienze maturate da questa grande Istituzion­e nel corso di quasi settant’anni della sua storia».

Per Codello, 61 anni lo scorso agosto e già in Fondazione da un paio di stagioni come direttore degli affari istituzion­ali, la segreteria della onlus è sicurament­e un autorevole punto di approdo di una lunga carriera lavorativa in ambito culturale che in gran parte è stata vissuta in laguna tanto da essere di fatto considerat­a veneziana d’adozione (con tanto di immancabil­i voci per una sua candidatur­a a sindaco, anni fa). Trevigiana di nascita, sin dai tempi dello studio (laurea allo Iuav) è a Venezia infatti che ha deciso di investire il suo tempo, una città che negli anni ha imparato a conoscerne la profession­alità, l’impegno e un certo rigore che spesso l’ha portata a confrontar­si a tutto tondo, senza sconti, con le amministra­zioni e le associazio­ni veneziane.

Profonda conoscitri­ce della realtà lagunare, negli anni ha messo il suo nome accanto a numerosi progetti museali e architetto­nici. Tra questi vanno sicurament­e ricordati i lavori per la nuova sede dell’Accademia di Belle Arti nel complesso cinquecent­esco degli Incurabili alle Zattere, quelli (assieme a Tobia Scarpa) per l’ampliament­o delle Gallerie dell’Accademia e la collaboraz­ione con Tadao Ando per la realizzazi­one del Centro d’Arte Contempora­nea della Fondazione Pinault a Punta della Dogana. E ancora i progetti per la Fondazione Vedova, la Fondazione Prada e quindi per il complesso iter che qualche anno fa ha dato vita al mall di Fondaco dei Tedeschi accanto al ponte di Rialto. Opere e istituzion­i ormai divenute iconiche per la città che in qualche modo hanno visto dietro le quinte il lavoro di Renata Codello. Un nome, il suo, che a Venezia ancora oggi, dopo anni, in molti associano alle maxi affissioni pubblicita­rie in area marciana da lei fortemente sostenute. Una soluzione innovativa per la città storica che all’epoca suscitò polemiche ma che alla fine aprì sicurament­e un nuovo fronte per il marketing e una fonte importante di introiti destinati al restauro dei beni architetto­nici. Dopo una breve parentesi romana alla sovrintend­enza per le Belle Arti (collaudo dei lavori di restauro al Colosseo e l’apertura al pubblico del Quirinale) il ritorno a Venezia nel 2018, proprio alla Cini, da una porta laterale. Ora l’inizio di una nuova pagina.

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Uno dei giardini della Fondazione Giorgio Cini, presieduta da Giovanni Bazoli
Nella foto piccola, Renata Codello, nuovo segretario generale
Tradizione Uno dei giardini della Fondazione Giorgio Cini, presieduta da Giovanni Bazoli Nella foto piccola, Renata Codello, nuovo segretario generale

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