Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Solisti Veneti, Carella come Scimone
Il maestro diventa anche direttore artistico: evoluzione naturale
Evoluzione più che rivoluzione. È questo il senso del cambiamento al vertice per l’orchestra dei Solisti Veneti: Giuliano Carella, erede della bacchetta di Claudio Scimone, da oggi è anche direttore artistico dell’ensemble, ruolo fino a ora ricoperto da Clementine Hoogerdoon Scimone. «È un evoluzione naturale, un fatto formale più che sostanziale visto che Clementine Scimone rimarrà un punto di riferimento per tutti noi - sottolinea Carella -. La nomina è un atto teso a snellire la gestione, unificando il ruolo del direttore musicale con quello del direttore artistico. Clementine non abbandona, rimane uno dei soci dell’ente Solisti Veneti: per la struttura non cambia assolutamente nulla». Un cambiamento che avrà qualche peso sulle scelte dei programmi musicali, come dimostra anche il calendario della rassegna musicale «I concerti della domenica» che inizierà, dopodomani, a Padova.
«Ci sarà continuità con tutto quello che è stato fatto in tutti questi anni, però allargheremo un certo tipo di repertorio dei Solisti Veneti precisa il direttore d’orchestra -. L’orchestra ha come punto centrale il repertorio del Settecento Veneto che rimarrà sempre una componente fondamentale dell’attività, ma vogliamo riprendere un repertorio a noi storicamente più vicino che deve essere difeso in maniera importante da strumentisti di enorme livello come sono i Solisti Veneti». Già l’anno scorso i Solisti avevamo ripreso «Metamorphosen» di Richard Strauss, mentre, più recentemente avevano proposto «Serenata» di Antonin Dvorak. Per quanto riguarda i compositori italiani, nei vari programmi, erano stati inseriti «Il quartetto in mi minore» di Giuseppe Verdi, «Le antiche arie e danze» di Ottorino Respighi e «Il concerto per archi» di Nino Rota. Una rotta che si specchierà nel programma della rassegna musicale «I concerti della domenica» che, da domenica al 29 novembre, vedrà l’esibizione dell’orchestra sul palco dell’auditorium Pollini di Padova (info e programma dettagliato su www.solistiveneti.it). La formula dei concerti rimarrà invariata anche quest’anno: i concerti saranno sei, dal 18 ottobre al 29 novembre, e si terranno di domenica mattina sempre alle 11 a eccezione dell’ultimo concerto, quello del 29 novembre, in programma per le 18. Il concerto inaugurale e quello conclusivo, oltre al ciclo dei «Concerti Brandeburghesi» di Johann Sebastian Bach (8 e 22 novembre ore 11), saranno diretti da Giuliano Carella che dirigerà, nel primo di domenica, due pagine di Wolfgang Amadeus Mozart, la «Sinfonia in la maggiore KV 201» e la «Sinfonia Concertante KV 364», mentre il 29 novembre, che coinciderà con la seconda edizione del «Premio Internazionale Claudio Scimone», si potranno ascoltare opere di Tomaso Albinoni, Giovanni Bottesini, Igor Stravinsky e Astor Piazzolla.
Classica Il ruolo era in precedenza ricoperto da Clementine Scimone